Israele, Houthi: “Attaccato aeroporto internazionale Ben Gurion”

(Adnkronos) – Gli Houthi yemeniti hanno attaccato l’aeroporto internazionale Ben Gurion in Israele. Lo riporta il canale televisivo Al Masirah. “Le forze missilistiche delle forze armate yemenite hanno condotto un’operazione militare di alta qualità prendendo di mira l’aeroporto di Lod (nei pressi di Tel Aviv), nella regione occupata di Jaffa, utilizzando un missile balistico ipersonico Palestine-2”, ha affermato in una nota il portavoce militare degli Houthi, Yahya Sariya, aggiungendo che “l’operazione ha avuto successo e le attività dell’aeroporto sono state sospese”. “L’operazione ha impedito per il secondo giorno consecutivo l’atterraggio di un aereo cargo militare statunitense in un aeroporto israeliano”, ha aggiunto Sariya, spiegando che l’attacco è stato condotto “a sostegno del popolo palestinese oppresso”. L’esercito israeliano ha intanto messo in guardia i residenti di Gaza dal recarsi nelle zone che conducono ai centri di distribuzione degli aiuti, dopo che ieri almeno 27 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano mentre attendevano il cibo nei punti allestiti dalla fondazione sostenuta dagli Stati Uniti. Un portavoce militare israeliano ha affermato che le strade che conducono ai centri di distribuzione allestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) sono considerate “zone di combattimento”. In un post sui social media, la Ghf ha annunciato che i suoi punti di distribuzione sarebbero stati chiusi oggi per “lavori di aggiornamento, organizzazione e miglioramento dell’efficienza”. Il gruppo non ha fornito ulteriori informazioni sui miglioramenti che intende apportare e ha aggiunto che le operazioni riprenderanno domani. L’organizzazione ha affermato di essere in trattativa con l’esercito israeliano per rafforzare le misure di sicurezza oltre il perimetro immediato dei siti Ghf. La Difesa Civile di Gaza ha annunciato oggi la morte di 12 persone, tra cui donne e bambini, in un attacco israeliano a ovest di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. “Almeno 12 persone, tra cui diversi bambini e donne, sono state uccise questa mattina in un attacco con un drone israeliano su una tenda per sfollati vicino alla scuola di Al-Hinnawi, che ospita famiglie sfollate”, ha dichiarato all’Afp il portavoce dell’organizzazione, Mahmoud Bassal. L’Idf ha reso noto che l’aeronautica militare israeliana questa mattina presto ha colpito le basi militari siriane nella parte meridionale del Paese. L’Idf ha spiegato che gli attacchi hanno fatto seguito al lancio di razzi dalla Siria verso le alture meridionali del Golan di ieri sera. “Il regime siriano è responsabile di ciò che accade in Siria e continuerà a sopportarne le conseguenze finché continueranno le attività ostili dal suo territorio. Le Idf agiranno contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele”, ha scritto in un comunicato l’esercito israeliano. E’ partita intanto da Tel Aviv, diretta al confine con la Striscia di Gaza, una marcia di tre giorni per chiedere la fine della guerra e il ritorno in Israele degli ostaggi che sono ancora trattenuti nell’enclave palestinese. Gli organizzatori hanno spiegato che nei prossimi giorni aumenterà la partecipazione alla manifestazione con decine di migliaia di persone che si raduneranno al confine. Prevista anche la presenza di numerosi parenti degli ostaggi, spiega il Times of Israel. Per venerdì è prevista una ‘White March’ vicino al confine con la Striscia di Gaza guidata da organizzazioni di sinistra, ha spiegato un portavoce del gruppo ‘Standing Together’. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)