Ucraina, Usa: “Rischio escalation da attacco Kiev, non certi di quale risposta Mosca”

(Adnkronos) – L’inviato della Casa Bianca per l’Ucraina, Keith Kellogg, definisce l’attacco di Kiev contro le basi strategiche russe come “molto coraggioso” ma ammonisce del rischio di escalation. “I livelli del rischio stanno aumentando di molto. La gente deve capire che nello spazio di sicurezza nazionale, quando attacchi una parte del sistema di sopravvivenza nazionale della controparte, che è la loro triade nucleare, il tuo livello di rischio aumenta perché non sai cosa farà l’altra parte, non sei sicuro. E questo è quello che hanno appena fatto”, ha affermato, in una intervista a Fox News. “Quando fai una cosa come questa, è chiaro che il livello di rischio cresce molto. Che è quello che stiamo cercando di evitare”. L’operazione di Kiev ha dimostrato che l’Ucraina “non si accontenta” e questo potrà aumentare il livello di rischio verso qualcosa di “inaccettabile” per Mosca. Il Regno Unito si è impegnato a fornire all’Ucraina 100.000 droni entro aprile 2026, dopo aver affermato che i veicoli aerei senza pilota hanno cambiato il modo in cui vengono combattute le guerre moderne. Il pacchetto di droni, del valore di 350 milioni di sterline (circa 415 milioni di euro), fa parte di un’iniziativa più ampia di sostegno militare da 4,5 miliardi di sterline (oltre 5 miliardi di euro) per l’Ucraina. “Il Regno Unito sta intensificando il suo supporto all’Ucraina consegnando centinaia di migliaia di droni in più quest’anno e completando un’importante pietra miliare nella fornitura di munizioni di artiglieria essenziali”, ha affermato il segretario alla Difesa John Healey in una dichiarazione. L’aumento del supporto ai droni è tempestivo, poiché segue il successo dell’operazione ucraina Spiderweb del primo giugno. Nell’ambito dell’operazione, il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha introdotto clandestinamente 117 droni nel territorio russo, colpendo quattro basi aeree e danneggiando 41 aerei militari. Intanto l’agenzia di stampa russa Tass, citando il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ha riferito che Istanbul continuerà a essere la sede dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. “Istanbul è un luogo in cui si è già accumulata una certa esperienza di comunicazione – ha affermato Grushko – Pertanto, ora la questione di scegliere una nuova sede non è praticamente sul tavolo. Non vale nemmeno la pena pensarci”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)