Spalletti e il caso Acerbi: “Mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto”

(Adnkronos) –
Luciano Spalletti torna sul caso Francesco Acerbi. Il ct della Nazionale oggi, giovedì 5 giugno, ha parlato alla vigilia della sfida con la Norvegia, in programma domani venerdì 6 giugno, e valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Il difensore dell’Inter, reduce dalla finale di Champions League persa con il Paris Saint-Germain, ha deciso di rifiutare la convocazione da parte dell’ex allenatore del Napoli, accusandolo direttamente di “mancanza di rispetto”. Parole a cui ha risposto, a stretto giro, lo stesso Spalletti. “Acerbi poi mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto”, ha detto il ct azzurro ai microfoni di Sky Sport, “e io gli dirò ciò che penso sul rispetto dovuto a me e alla Nazionale”. Una vera e propria ‘frecciata’ poi Spalletti l’ha indirizzata all’ex commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, che sotto il post Instagram in cui Acerbi spiegava la sua scelta di non rispondere alla chiamata ha messo un ‘mi piace’: “Non scherziamo.Penso che gli abbiano rubato il telefono e gli stanno mettendo ‘like’ per fargli fare brutta figura”, ha detto Spalletti, “può succedere, i cellulari vengono hackerati. Dev’essere andata così, non vorrei pensare diversamente”. Il post in questione, che ha scatenato il caso e agitato il ritiro della Nazionale, è quello in cui Acerbi spiegava le sue ragioni per non rispondere alla convocazione di Spalletti: “Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso”, aveva scritto il difensore dell’Inter. “Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct”, ha continuato Acerbi, “questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla ‘depressione’ per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo” —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)