In Consiglio regionale: ricordo Luciano Sanna, Ostetricia Santa Corona, lavoratori spettacolo, vaccino, miniera Sassello

In Consiglio regionale: ricordo Luciano Sanna, Ostetricia Santa Corona, lavoratori spettacolo, vaccino, miniera Sassello
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I principali punti affrontati ieri nell’Assemblea ligure

Minuto di silenzio in memoria dell’operaio Luciano Sanna.

Il presidente del Consiglio Gianmarco Medusei ha aperto la seduta chiedendo all’Assemblea di osservare un minuto di silenzio per ricordare Luciano Sanna, l’operaio rimasto vittima dell’incidente accaduto la settimana scorsa in un cantiere a Masone. «Un’altra vita si è spenta nella quotidiana routine di un turno di lavoro. Un ricordo che chiama tutte le parti in causa – ha dichiarato – ad una sempre più incisiva determinazione del rischio e all’attivazione di misure di controllo veramente capillari. Esprimiamo alla figlia e alla compagna il nostro sentimento di profondo cordoglio».

 

Giacimento di titanio nel Parco del Beigua

Vedi articolo a parte qui.

 

Mantenimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure

Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Luca Garibaldi, in cui ha chiesto alla giunta se, come dichiarato dal presidente la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure è temporaneo e quindi è confermata la riapertura al termine dell’emergenza sanitaria, in modo da fornire nuovamente un servizio essenziale al territorio e non compromettere il Dea di II livello. Il consigliere ha ricordato che il reparto era stato chiuso il 4 novembre e, contemporaneamente, il punto-nascita era stato trasferito all’ospedale San Paolo di Savona.

Giovanni Toti, presidente della giunta con delega alla Sanità, ha ricostruito la scelta assunta in occasione dell’emergenza pandemica e ha garantito che sono comunque adottate tutte le misure di sicurezza garantita per tutte le donne chi si presentassero al pronto soccorso del Santa Corona. «Ribadisco che è una decisione solo temporanea, quando usciremo dalla fase 4, per retrocedere alle fasi 3 e 2 fino a uscire dal tutte le fasi, saranno recuperati tutti i reparti compreso quello di ginecologia e ostetricia. Auspico che questo possa avvenire già nei prossimi mesi, compatibilmente con l’andamento pandemico».

 

Emergenza per i lavoratori dello spettacolo

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione in cui ha ricordato che uno degli ultimi atti della X Legislatura è stato un ordine del giorno, in cui unanimemente il Consiglio regionale prendeva atto della difficile situazione del personale dello spettacolo durante l’emergenza sanitaria della primavera scorsa e che nel documento si prendevano in considerazione misure economiche di sostegno, partendo dai fondi europei Fse, anche alla luce della loro riprogrammazione. Il consigliere ha chiesto alla giunta quali azioni attuate e se l’assessore competente ha avviato colloqui con le organizzazioni sindacali del settore per concordare un percorso di risoluzione della crisi.

Ilaria Cavo, assessore allo spettacolo, ha spiegato che l’interlocuzione con le rappresentanze sindacali c’è stata ed è tuttora in corso. Cavo ha illustrato le misure adottate a livello nazionale e la sua diretta partecipazione ad alcune iniziative assunte anche a livello regionale in difesa del settore. L’assessore ha illustrato nel dettaglio il confronto avviato con le rappresentanze sindacali anche dopo la modifica dei parametri deciso a livello nazionale, che amplia la platea dei beneficiari, e quindi, anche a livello regionale, determina un aggiornamento dei beneficiari e ha ricordato che la scadenza delle domande è il 30 novembre.

 

Carenza di vaccino antinfluenzale

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta quante dosi di vaccino antinfluenzale ritiene siano necessarie, oltre a quelle acquistate, e quali provvedimenti prenderà affinché i vaccini acquistati siano davvero messi a disposizione. Il consigliere ha rilevato che a ottobre migliaia di liguri avevano prenotato i vaccini presso i medici di medicina generale ma – ha detto – era impossibile riuscire a vaccinarsi se non si faceva parte della popolazione nella fascia di rischio e che il presidente Toti aveva dichiarato che a partire da novembre una parte dei vaccini sarebbero stati ceduti anche alle farmacie, in modo da poter estendere la vaccinazione al resto della popolazione. Secondo Rossetti, invece, a novembre la situazione è invariata.

Giovanni Toti, presidente della giunta con delega alla Sanità, in una lunga e articolata risposta ha risposto alle domande del consigliere ricordando le difficoltà delle aziende farmaceutiche a rifornire le farmacie, cioè i privati, per soddisfare prima la richiesta del settore pubblico. «Ritengo che il livello di vaccinazioni della circolare ministeriale, che ha confermato il 75% come obbiettivo di copertura vaccinale, in Liguria sia stato raggiunto».

 

G. D.