Chiusura discoteche. Codacons contro le influencer e denuncia il Governo

Chiusura discoteche. Codacons contro le influencer e denuncia il Governo
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E’ intervenuto troppo tardi, e molti hanno incoraggiato le violazioni

Ri-chiusura discoteche, caso emblematico nell’astigiano con 500 persone dentro e 200 fuori per entrare

 

<<Sulla mancata chiusura delle discoteche – dicono dal Codacons – in questo periodo in cui si stanno moltiplicando i contagi da Covid tra i giovani il Codacons denuncerà gli influencer (come Asia Valente) che hanno pubblicato foto sui propri profili social nelle quali non vengono rispettate né le regole sul distanziamento né quelle sull’uso delle mascherine: l’Associazione chiederà di indagare gli influencer per istigazione a commettere reato, e presenterà richiesta di sequestro delle foto diffuse sui social di feste, party e assembramenti vari>>.

Sempre oggi l’Associazione presenta una formale denuncia contro il Governo Italiano, reo di essere intervenuto con eccessivo ritardo, e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica.

<<Il Codacons – che denuncia da settimane i rischi di contagio, e ha documentato diverse violazioni delle regole sul distanziamento all’interno dei locali della movida – chiede inoltre di sequestrare gli incassi delle discoteche, accumulati nel corso delle scorse settimane, per destinarli alle necessità del SSN.

Chiaramente, la colpa non è stata dei giovani ma – semmai – di chi ha fornito indicazioni contraddittorie come alcune Regioni e di chi li ha influenzati per interesse personale, mostrando sui social party imperdibili e attraenti: una pratica speculativa e pericolosissima, data la fragilità di chi è stato costretto in casa per mesi>>.

<<Tra luglio e agosto sono state organizzate e pubblicizzate centinaia di serate in tutta Italia: una scelta assurda, che abbiamo contestato fin dall’inizio, mentre gran parte delle altre attività rimanevano inspiegabilmente ferme – afferma il presidente Carlo Rienzi – Non aveva senso permettere assembramenti del genere, all’interno di locali dove i giovani ballano attaccati uno all’altro senza mascherine e senza il rispetto delle distanze minime. Una vergogna nazionale e un rischio immenso per la salute pubblica, causato da chi tra Governo e Regioni ha ceduto alla lobby dei gestori dei locali, anteponendo i loro interessi a quelli dei cittadini>>.

L’Associazione, infine, ha apprezzato e sostiene la scelta di Gigi D’Agostino, che ha deciso spontaneamente di cancellare la data del 14 agosto per il bene del pubblico e degli operatori coinvolti (nella foto). Contesta invece duramente le dichiarazioni di Maurizio Pasca, Presidente di Silb Fipe – Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo – che ha parlato delle discoteche come di un “gigantesco capro espiatorio”. <<Dichiarazioni incredibili e incommentabili – continuano dal Codacons -, in un momento in cui ci si aspetterebbe unità d’intenti e capacità di vedere al di là del proprio interesse particolare>>.

Il Codacons, infine, attacca anche Elettra Lamborghini, che ha annullato gli eventi in programma a causa dei rischi sanitari crescenti, ma comunque dopo aver organizzato un micidiale concerto a Gallipoli. <<Le sue sono lacrime di coccodrillo – concludono dall’associazione -, non sapeva che un tour del genere avrebbe favorito assembramenti e contagi?>>

 

G. D.