Caretta caretta chiusi gli ultimi nidi di tartaruga in Liguria

Caretta caretta chiusi gli ultimi nidi di tartaruga in Liguria
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Conclusa la stagione ligure di nidificazione con gli ultimi due nidi di Caretta caretta a Laigueglia e Alassio

 

Laigueglia secondo nido

Caretta caretta

– Il nido di tartaruga a Laigueglia, presso lo stabilimento Lido, è stato chiuso giovedì scorso dalle biologhe e dai naturalisti di Acquario di Genova e Arpal, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, alla presenza dei biologi e dei volontari dell’Associazione Delfini del Ponente.

Sono state 97 le uova totali di cui 93 schiuse e 4 non sviluppate, con una percentuale di successo pari al 96%. Nel corso dell’ispezione, è stato ritrovato un individuo vivo fuori dall’uovo che è stato posizionato sulla sabbia e ha fatto il suo regolare ingresso in mare.

Quindi nei due nidi di Laigueglia le tartarughe sono state 192.

<<Il Gruppo Ligure Tartarughe e l’Associazione Delfini del Ponente desiderano ringraziare i numerosi volontari che hanno aiutato nel monitoraggio e presidio del nido, il gestore dei bagni Lido, la Guardia Costiera, il Comune di Laigueglia per il supporto alla gestione dell’evento – commentano da Arpal ->>.

Alassio nido

Ispezione finale nel nido di Alassio, presso lo stabilimento Iris ieri pomeriggio, dove sono state trovate 90 uova, di cui 89 già schiuse, tra cui 1 individuo vivo e fuori dall’uovo che è stato posizionato sulla sabbia e ha fatto il suo ingresso in mare, e 1 uovo non sviluppato, con una percentuale di successo pari al 99%.

<<Il Gruppo Ligure Tartarughe e l’Associazione Delfini del Ponente desiderano ringraziare i numerosi volontari coinvolti nel monitoraggio e presidio del nido, il gestore dei bagni Iris, la Guardia Costiera, il Comune di Alassio per il supporto alla gestione dell’evento>>.

Liguria nidificazione 2025

Durante l’estate 2025 i nidi individuati di tartaruga Caretta caretta sono stati 11 e gestiti dal Gruppo Ligure Tartarughe (Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Università di Genova) – Celle Ligure, Sestri Levante, Arma di Taggia, Zinola, Sarzana, Imperia, Varazze, Laigueglia con due nidi, Riva Ligure e Alassio – che si è occupato del monitoraggio grazie al supporto delle associazioni Delfini del Ponente, Menkab, Società Naturalistica Spezzina, Parco Naturale Regionale di Montemarcello Magra Vara.

Sono nate oltre 700 tartarughe. A questi nidi, se ne aggiunge un secondo a Sestri Levante, da cui sono nati altri individui sui quali non si possiedono dati scientifici, non essendo stato possibile individuarlo né in fase di nidificazione né in fase di schiusa.

<<Oltre 150 i volontari che si sono prodigati nel presidio negli oltre due mesi di monitoraggio: a Ponente hanno fatto capo alle Associazioni Delfini del Ponente e Menkab, composte da biologi, che hanno coordinato i volontari e si sono occupati dell’attività di informazione e sensibilizzazione, coadiuvati dal Gruppo Ligure Tartarughe.

A Levante, per il nido di Sarzana, si sono messi a disposizione i volontari della Società Naturalistica Spezzina insieme ad alcuni referenti del Parco Montemarcello Magra Vara mentre a Sestri Levante, si è costituito un gruppo spontaneo di volontari composto da studenti, cittadini e membri dell’Associazione Sportiva Cavese U Cantu.

Nelle località del levante – conclude Arpal – la formazione è stata fatta direttamente dal Gruppo Ligure Tartarughe. Il contributo dei biologi delle Associazioni e dei volontari è stato fondamentale per il monitoraggio dei nidi>>.

Tra le altre collaborazioni: la Guardia Costiera, i Comuni coinvolti, i gestori degli stabilimenti e molti cittadini che hanno contribuito portando viveri, acqua e compagnia a coloro che presidiavano i nidi e registrando una grande partecipazione da parte di tutti i soggetti, pubblici e privati, del territorio.

Glt proseguirà ora nel lavoro di analisi dei dati scientifici raccolti sugli andamenti dei nidi, sulle nascite e sulle uova non schiuse per approfondire ulteriormente la conoscenza di questo fenomeno che dal 2021 interessa anche il litorale ligure.

 

G. D.

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