Scelti i primi 22 donatori liguri di plasma iperimmune per il San Paolo Savona e San Martino Genova

Scelti i primi 22 donatori liguri di plasma iperimmune per il San Paolo Savona e San Martino Genova
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Lo screening per individuare potenziali donatori continua e permetterà di creare una banca regionale per trattare pazienti Covid-19

«Sono 22 le persone risultate idonee alla donazione di plasma iperimmune e selezionate su un centinaio di potenziali donatori». Lo comunica Vanessa Agostini, direttore della Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali e del centro trasfusionale dell’ospedale Policlinico San Martino.

Si tratta di profili che, rispondendo ai requisiti della normativa vigente e ai criteri specifici richiesti per la donazione di plasma iperimmune, hanno sviluppato anticorpi neutralizzanti ovvero in grado di neutralizzare il virus Sars CoV-2.

Il plasma raccolto sarà conservato presso le banche del sangue dei centri trasfusionali del San Paolo di Savona e del Policlinico San Martino per poter essere utilizzato nell’ambito delle procedure previste e del protocollo Tsunami: tutti i centri clinici di malattie infettive di Regione Liguria sono infatti abilitati a partecipare allo studio insieme all’ospedale Policlinico San Martino, già individuato come centro ligure di riferimento.

«Abbiamo ottenuto questo importante risultato grazie al lavoro di squadra di tutto il sistema sangue della Liguria, in collaborazione con i reparti di malattie infettive, un risultato che ci ha permesso di fare un altro passo avanti nella lotta contro il Covid-19 – commenta Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria -. Ringrazio tutti i donatori che, con un gesto semplice e di grande solidarietà, permetteranno al nostro Sistema sanitario regionale di trattare pazienti affetti da Covid-19 con la metodica del plasma iperimmune che ad oggi è già stata utilizzata per il trattamento di supporto a cinque pazienti».

Lo screening per individuare potenziali donatori continua e permetterà di creare una banca regionale di plasma ottenuto grazie al prezioso contributo di donatori guariti e risultati idonei alla donazione.

Lo screening per individuare potenziali donatori continua e permetterà di creare una banca regionale di plasma per trattare pazienti affetti da Covid-19

«Sono 22 le persone risultate idonee alla donazione di plasma iperimmune e selezionate su un centinaio di potenziali donatori». Lo comunica Vanessa Agostini, direttore della Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali e del centro trasfusionale dell’ospedale Policlinico San Martino.

Si tratta di profili che, rispondendo ai requisiti della normativa vigente e ai criteri specifici richiesti per la donazione di plasma iperimmune, hanno sviluppato anticorpi neutralizzanti ovvero in grado di neutralizzare il virus Sars CoV-2.

Il plasma raccolto sarà conservato presso le banche del sangue dei centri trasfusionali del San Paolo di Savona e del Policlinico San Martino per poter essere utilizzato nell’ambito delle procedure previste e del protocollo Tsunami: tutti i centri clinici di malattie infettive di Regione Liguria sono infatti abilitati a partecipare allo studio insieme all’ospedale Policlinico San Martino, già individuato come centro ligure di riferimento.

«Abbiamo ottenuto questo importante risultato grazie al lavoro di squadra di tutto il sistema sangue della Liguria, in collaborazione con i reparti di malattie infettive, un risultato che ci ha permesso di fare un altro passo avanti nella lotta contro il Covid-19 – commenta Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria -. Ringrazio tutti i donatori che, con un gesto semplice e di grande solidarietà, permetteranno al nostro Sistema sanitario regionale di trattare pazienti affetti da Covid-19 con la metodica del plasma iperimmune che ad oggi è già stata utilizzata per il trattamento di supporto a cinque pazienti».

Lo screening per individuare potenziali donatori continua e permetterà di creare una banca regionale di plasma ottenuto grazie al prezioso contributo di donatori guariti e risultati idonei alla donazione.

 

G. D.