Finanza Genova scopre 1532 furbi del reddito di cittadinanza per 12milioni

Finanza Genova scopre 1532 furbi del reddito di cittadinanza per 12milioni
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Si tratta di cittadini extracomunitari abitanti a Genova, ma privi dei requisiti necessari

Una indagine dei finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano del I Gruppo di Genova, ha scoperchiato una grossa erogazione del reddito di cittadinanza e, in sinergia e collaborazione con l’Inps, hanno accertato l’illiceità di 1.532 domande di reddito di cittadinanza.

Tutte presentate nel 2020 da cittadini extracomunitari abitanti a Genova, ma prive dei requisiti necessari, quali la residenza ed il soggiorno sul territorio nazionale per dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi.

Gli operatori hanno intensificato i controlli, decisi in diverse riunioni in Prefettura in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, e finalizzati a contrastare le forme di illegalità più insidiose, perpetrate nel centro storico di Genova.

Le complesse attività di analisi sono state condotte anche mediante l’incrocio di dati ed informazioni tratte dalle numerose banche dati in uso al Corpo, nonché da informazioni raccolte con la collaborazione della locale Questura. E’ così affiorato un modus operandi particolarmente diffuso, soprattutto tra i soggetti extracomunitari dimoranti, in buona parte, tra i caratteristici carruggi del centro storico genovese e rivoltisi per l’assistenza ai Caf presenti in zona.

La corposa lista di indebiti beneficiari è stata tempestivamente segnalata, in accordo con la Procura della Repubblica di Genova, alla sede Inps, che ha così interrotto l’erogazione e la revoca del beneficio.

Pesanti le indebite somme percepite che ammontano a complessivi 3.458.736,04 euro, che proiettate sull’intero periodo di erogazione – pari a 18 mesi – sommano 11.881.339 euro.

Dagli accertamenti svolti è altresì emerso che numerosi dei predetti beneficiari, anziché acquistare beni di prima necessità come previsto dalla normativa, hanno monetizzato l’importo accreditato sulla card emessa dalle Poste, attraverso la compiacenza di alcuni commercianti operanti nel centro storico genovese.

L’operazione si inserisce nell’attività della Guardia di Finanza a tutela del bilancio dello Stato, anche con riferimento alle prestazioni assistenziali e alle misure di sostegno al reddito, il cui indebito accesso genera iniquità e mina la coesione sociale.

Difficile che costoro abbiano agito da soli, così come sarà improbabile recuperare quanto indebitamente erogato. Troppo facile ricevere il reddito di cittadinanza, quando invece ci sono onesti contribuenti che hanno difficoltà a ricevere il dovuto.

 

G. D.