Aggrediti 4 infermieri al pronto soccorso del Galliera, le reazioni del sindacato

Aggrediti 4 infermieri al pronto soccorso del Galliera, le reazioni del sindacato
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Dura presa di posizione del segretario generale Uil-Fpl Genova, Marco Vannucci

Genova – Ieri due giovani hanno aggredito quattro infermieri del pronto soccorso dell’E.O Ospedali Galliera di Genova, proprio mentre non vi era alcuna sorveglianza del presidio. In seguito, i due sono stati bloccati dall’intervento della Polizia.

Sull’aggressione sono intervenuti duramente Marco Vannucci, segretario generale Uil Fpl Genova, e Pippo Rossetti, consigliere regionale del Partito Democratico.

<<Presso il Pronto Soccorso dell’E.O. Ospedali Galliera si è consumato l’ennesimo intollerabile episodio di violenza ai danni del personale sanitario – commenta Vannucci -. Tale circostanza conferma come il fenomeno delle aggressioni sul posto di lavoro continui ad essere attuale, senza che siano fornite risposte e soluzioni concrete.

Ci chiediamo fin dove dovremmo arrivare e a quanti altri episodi di violenza dovremmo assistere, prima che le istituzioni coinvolte adottino le necessarie iniziative di contrasto. Le caratteristiche del Pronto Soccorso del Galliera, e la sua posizione vicina al Centro Storico della città, espone il personale a rischi che non possono e non devono essere sottovalutati.

Purtroppo – prosegue il segretario -, per scelte inconcepibili quanto inadeguate, il servizio del posto di polizia nel Pronto Soccorso dell’E.O. Ospedali Galliera non è garantito 24 ore su 24, ma è presidiato solo fino alle 19 e addirittura assente nei festivi, abbandonando il personale al rischio di aggressione, da quelle verbali a quelle psicologiche, fino ad arrivare addirittura alla violenza fisica come in questo caso.

I nostri sforzi sono stati da sempre orientati affinché il posto di polizia di tutte le strutture di emergenza sia considerato condizione imprescindibile per la sicurezza e la tutela degli operatori, da garantire inevitabilmente 24 ore su 24 e soprattutto 7 giorni su 7.

Il personale, che da sempre e soprattutto nel periodo emergenziale ha continuato ad assicurare le prestazioni del servizio sanitario nazionale dimostrando inequivocabilmente sul campo senso del dovere, competenza e professionalità, ha il diritto di essere sostenuto e tutelato in ogni modo, soprattutto da chi ha per ruolo il dovere di garantire le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro.

La Uil Fpl intende pertanto esprimere solidarietà ai tre colleghi aggrediti e alla paziente coinvolta, ribadendo la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori nel contrastare e denunciare ogni forma di violenza ai danni del personale, rivolgendo l’ennesimo appello alle istituzioni e alla Direzione Aziendale – conclude Vannucci – affinché si prendano carico seriamente del problema con soluzioni immediate, efficaci e definitive che garantiscano la sicurezza degli operatori sul posto di lavoro>>.

Rossetti (PD): “Ma per Toti va tutto bene. Serve un presidio fisso delle forze dell’ordine h24 e nei festivi”

<<La sicurezza nei Pronto soccorso non sembra essere una priorità della Giunta Toti – afferma Rossetti del Pd -. L’ennesimo episodio di aggressione ai danni degli operatori sanitari, avvenuto in questi giorni al Galliera, dimostra come sia necessario intervenire al più presto con misure adeguate ed efficaci, che la Giunta tarda a realizzare.

Già a febbraio – prosegue il consigliere – abbiamo chiesto a Toti un programma dettagliato per affrontare i continui episodi di violenza nei Pronto soccorso proponendo postazioni fisse delle forze dell’ordine, da concordare con la prefettura, attive sulle 24 ore compresi i festivi o un sistema automatico di richiesta di pronto intervento collegato alle forze dell’ordine o a istituti di vigilanza, preferibilmente pubblici o riconosciuti. È inammissibile che oggi gli agenti e i poliziotti della municipale siano presenti non in tutti i pronto soccorso e per fasce orarie e che non siano in postazioni fisse, e che le guardie giurate, usate come deterrente, per legge possono difendere le cose, ma non possono intervenire a difesa delle persone.

La situazione è fuori controllo, ma in aula Toti, alle nostre precise richieste, si è limitato a dire che una legge nazionale ha tolto il presidio obbligatorio di polizia e che la Regione ha tutto sotto controllo e non serve allarmarsi.  Ma i fatti lo smentiscono.

Se ogni volta si evita il peggio è grazie all’impegno degli operatori sanitari, che nonostante lavorino in situazioni di disagio riescono a garantire le cure e l’assistenza.  Forse Toti – conclude Rossetti -, invece di andare nei Pronto soccorso a favor di telecamera, dovrebbe visitarli a sorpresa, così si renderebbe effettivamente di conto di come sono ridotti>>.

 

G. D.