Beccati 5 stranieri autori di numerosi furti alla Stazione di Principe

Tre uomini e due donne particolarmente violenti
Furti in stazione – Il personale della Polizia Ferroviaria della stazione di Genova Principe, a seguito di un controllo ordinario, ha identificato cinque stranieri (di cui due donne) di origine magrebina, già noti al personale Polfer poiché autori di analoghi reati contro il patrimonio commessi nelle ultime settimane in questo ambito ferroviario.
Tutti irregolari sul territorio nazionale, sono stati accompagnati presso gli uffici della Polfer dove uno di loro deteneva un pc rubato il giorno precedente a bordo di un treno, venendo per questo denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, che è stato poi restituito il portatile al proprietario.
Nel corso degli accertamenti, il gruppo di giovani ha manifestato atteggiamenti di intolleranza e insofferenza, poi sfociati in atti di violenza che hanno causato lesioni agli operatori di polizia.
Infatti, tre di loro sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale; le due donne sono state denunciate in stato di libertà per lo stesso reato e, mentre una delle due è stata congedata poiché non espellibile in mancanza dei presupposti di legge, l’altra è stata messa a disposizione dell’Ufficio Immigrazione in attesa che venisse convalidato l’accompagnamento coatto alla frontiera.
Nel frattempo, la Polfer ha individuato un’abitazione in uso a due degli indagati, effettuando una perquisizione domiciliare delegata dalla competente Autorità Giudiziaria che ha portato al rinvenimento e al contestuale sequestro di ulteriore materiale rubato, presumibilmente “ottenuto” da furti commessi sempre in ambito ferroviario o alla Stazione.
Tra la refurtiva rinvenuta, un telefono e il pc portatile erano stati accuratamente avvolti in un involucro di carta stagnola, ritenendo impropriamente che, tale accorgimento, potesse impedirne una loro eventuale localizzazione poiché proprio alcuni degli indagati, attraverso questa tecnica, erano stati recentemente rintracciati e denunciati per simili reati sempre dagli agenti della Polfer.
Rimane salva la presunzione di innocenza, fino a sentenza definitiva.
G. D.