Genova i Falchi beccato un pusher nel centro storico

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Senegalese sorpreso a cedere una dose di cocaina nei caruggi

 

Pusher cede dose – Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha arrestato un giovane. L’operazione è inserita nel contesto di servizi mirati al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti nella delegazione di Prè, oggetto di innumerevoli segnalazioni ed esposti di cittadini residenti ed esercenti di attività commerciali.

L’intervento dei “Falchi” della Squadra Mobile ha permesso d’individuare un giovane centrafricano attivo nella zona di via di Prè e piazza della Commenda che, dopo aver incontrato alcuni soggetti, scambiava con essi qualcosa che estraeva dal cavo orale ricevendo in cambio del denaro.

Sottoposto a controllo, il giovane ha opposto forte resistenza, per tentare di sfuggire al controllo degli agenti e per ingerire le dosi di stupefacente che teneva in bocca. Infatti, due poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari avendo riportato alcune contusioni.

Fermato, l’uomo ha dichiarato di avere solamente 15 anni, ma la struttura fisica non era assolutamente congeniale all’età dichiarata. Infatti, successivi accertamenti permettevano di verificare come lo stesso fosse già stato arrestato, pochi giorni prima, da personale dell’Arma CC, con identiche modalità, sottoposto a rito per direttissima e scarcerato con applicazione della misura cautelare del Divieto di dimora a Genova.

<<Avendo ingerito le dosi di presunta sostanza stupefacente, lo straniero è stato condotto all’Ospedale Galliera dove veniva trattenuto per l’espulsione delle dosi di cocaina – spiegano dalla Questura -.

L’uomo, la cui maggiore età è stata accertata mediante esami auxologici, è stato così tratto in arresto per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, false attestazioni sull’identità personale, oltre che per lo stato di clandestinità>>.

All’udienza di convalida dell’arresto, il Giudice applicava allo straniero la misura della “Custodia Cautelare in Carcere”, quindi lo stesso veniva trasferito presso la Casa Circondariale di Marassi.

Resta salva la presunzione di innocenza.

 

G. D.

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