Matteo Camiciottoli diffamò Boldrini, condanna confermata in Appello

Matteo Camiciottoli diffamò Boldrini, condanna confermata in Appello
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Per i giudici il sindaco di Pontinvrea offese l’ex presidente della Camera Laura Boldrini 

Il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Savona al pagamento di 20mila euro per Laura Boldrini, oltre a 100 euro per ciascuna delle cinque associazioni costituitesi parti civili. La sentenza era la conseguenza di una denuncia per diffamazione presentata da Laura Boldrini, allora presidente della Camera dei deputati.

La vicenda fece seguito allo stupro avvenuto a Rimini nell’estate 2017, da parte di alcuni extracomunitari, sul suo profilo Facebook Camiciottoli pubblicò un messaggio:” Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini magari gli mette il sorriso… che ne pensate?”. Da qui la denuncia, il rinvio a giudizio e la condanna in primo grado.

Ora in Appello la condanna è stata confermata.

<<Soddisfazione per la decisione della Corte d’Appello di Genova – commenta Boldrini -, che ha confermato la sentenza di condanna in primo grado del sindaco della Lega di Pontinvrea Matteo Camiciottoli emessa nel 2019 dal tribunale di Savona per diffamazione nei miei confronti.

Nell’estate del 2017, commentando sui suoi profili social gli arresti per lo stupro perpetrato in spiaggia a Rimini, Camiciottoli affermò, riferendosi agli accusati: ‘Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari gli mette il sorriso’.

Parole fortemente lesive della mia dignità e finalizzate a incitare e scatenare un’ondata d’odio contro di me. Il primo cittadino, in quel post, invitava infatti la rete a reagire. “Che ne pensate?”, così chiudeva la sua invettiva, che andava a colpire non solo me ma tutte le donne, presumendo che uno stupro possa suscitare allegria. Oggi è stata fatta nuovamente giustizia, dopo il ricorso in appello del primo cittadino – prosegue l’ex presidente della Camera -.

Ringrazio le associazioni che hanno voluto sostenere questa causa attraverso la costituzione di parte civile. Aver avuto al mio fianco Se non ora quando? Gruppo Torino, UDI – Unione Donne in Italia, Associazione Differenza Donna, D.i.Re Donne in Rete contro la violenza e Per Non Subire Violenza – da Udi ha certamente contributo al buon esito del processo, che è un successo per tutte noi.

Andiamo avanti nella battaglia contro la violenza di genere – conclude Boldrini -, in ogni sua forma e manifestazione>>.

 

G. D.