Autostrade liguri nel caos: Province di Savona e Cuneo unite contro i disagi A6 e A10

Cantieri autostradali al centro del prossimo consiglio provinciale
Autostrade liguri
– I lavori di manutenzione straordinaria, che si protraggono da anni sulle autostrade liguri, condizionano il traffico e la viabilità alternativa.
Attivi su lunghi tratti in contemporanea, si concentrano con numerosi chilometri a carreggiata unica che provocano notevoli disagi agli automobilisti e agli autotrasportatori.
Certo gli interventi in corso sono finalizzati all’innalzamento degli standard di sicurezza e viabilità, inclusi il potenziamento delle barriere protettive, il completamento delle dotazioni delle gallerie e il risanamento strutturale delle pile di diversi viadotti, ma andavano eseguiti negli anni e, soprattutto, nel periodo Covid quando la maggior parte dei cittadini erano chiusi in casa per obbligo.
La prolungata persistenza dei lavori, che stanno generando continui rallentamenti, code e disagi, con la conseguente deviazione del traffico pesante e privato sulla rete viaria provinciale, già di per sé fragile e sottoposta a stress, ha portato Regione Liguria e Comune di Genova ad approvare un ordine del giorno con cui si impegnano formalmente ad avviare l’interlocuzione con il Mit e con le società concessionarie per richiedere l’esenzione totale o parziale del pedaggio nei tratti interessati dai lavori, sottolineando che il pagamento deve sempre corrispondere a un servizio funzionale.
<<Siamo consapevoli che, in questo momento, l’attenzione sia rivolta non solo al nodo di Genova (A10, A7, A26 e A12), ma in modo particolare e soprattutto alla tratta dell’autostrada A6 tra Mondovì e Savona, in entrambe le direzioni di marcia – dichiara il presidente Pierangelo Olivieri –.
Continuiamo a mantenere in evidenza questa tematica e siamo in contatto, anche su questo fronte, con la Provincia di Cuneo, collaborando direttamente con il presidente Robaldo per valutare i termini di un’iniziativa congiunta. Internamente, stiamo procedendo a rivedere e riprendere tutta la documentazione pertinente per poi, nel prossimo imminente consiglio provinciale, rinnovare una delibera su questa problematica>>.
G. D.