Savona irregolari servizi di violenti buttafuori, 2 arrestati dalla Polizia

Savona irregolari servizi di violenti buttafuori, 2 arrestati dalla Polizia
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Intimidazioni per ottenere servizi di sicurezza. Sospesa la licenza di quattro localiViolenti buttafuori

– Una articolata indagine è culminata con l’arresto di due persone residenti nel savonese, un italiano e uno straniero, gravemente indiziati del reato di estorsione, in concorso tra loro, commesso nel mese di maggio 2025 a Spotorno.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Savona, la Polizia di Stato ha provveduto agli arresti.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona, ha permesso di individuare due persone dalla personalità violenta e prevaricatrice, tanto da minacciare di fare del male e perfino “di staccare la testa” al titolare di un’agenzia operante nel settore della security e a un suo dipendente, nonché intimidendo organizzatori di eventi.

I due sono riusciti ad ottenere l’affidamento del servizio di sicurezza presso una nota discoteca del savonese per la stagione estiva 2025, estromettendo una società di sicurezza dotata delle regolari autorizzazioni prefettizie, mentre loro erano privi di qualsiasi titolo autorizzatorio.

I loro metodi di aggiudicazione dei servizi di sicurezza, presso diverse discoteche del savonese, erano caratterizzati da violenza e illeciti di varia natura, compresa la presenza di “prestanomi”, che ha consentito di escludere la concorrenza delle società di sicurezza regolari.

Gli agenti li hanno rintracciati presso le rispettive abitazioni, uno nella mattina di venerdì 19 l’altro nella serata di domenica scorsa, al suo rientro dopo un breve soggiorno all’estero, e sono stati associati presso la Casa Circondariale di Genova-Marassi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il Questore di Savona ha anche disposto la sospensione della licenza di quattro locali pubblici, con finalità preventiva a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Infatti, è emerso come i titolari degli esercizi pubblici fossero ben consapevoli e accondiscendenti circa il fatto che i due non fossero in regola con le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dei servizi di “security”, finalizzate a garantire la presenza di specifici requisiti nel personale addetto ai controlli, attività che per la sua delicatezza non può certo essere rimessa a chiunque o a persone pregiudicate come invece avveniva.

Inoltre, analoga consapevolezza nei gestori dei locali riguardava i metodi utilizzati nell’operato degli “addetti alla sicurezza” e dei loro “responsabili”, metodi certamente poco ortodossi fino a sfociare in azioni violente.

Addirittura, in un caso i gestori si sono anche dimostrati reticenti a segnalare alle Forze dell’Ordine la presenza all’interno del locale di un uomo probabilmente armato di pistola con cui avevano discusso alcuni avventori e gli stessi “addetti alla sicurezza” durante il filtraggio.

Nello stesso locale, qualche settimana dopo questo episodio, i violenti buttafuori sono stati protagonisti di un episodio a seguito del quale due ragazzi sono stati trasportati in pronto soccorso riportando lesioni e fratture.

La sospensione dei locali va da trenta giorni in un caso ai quindici negli altri, peraltro notificate ai gestori nel tardo pomeriggio di ieri.

Per due dei quattro locali, essendo anche stabilimenti balneari, la sospensione si applica limitatamente alle ore serali.

<<Proseguirà l’impegno delle Forze dell’Ordine, finalizzato, come sempre all’obiettivo della tutela dei cittadini ed al rispetto delle regole nelle attività imprenditoriali, a tutela degli esercenti che operano nella legalità in adesione alle regole del settore – spiegano dalla Questura -.

Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità degli indagati/arrestati sino al definitivo accertamento di colpevolezza che potrà avvenire solo con sentenza irrevocabile>>.

 

G. D.

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