Tentato omicidio nel savonese, tre arresti dai Carabinieri – VIDEO
Si tratta di tre giovani di 21, 22 e 26 anni
Tentato omicidio
Tentato omicidio – Dall’alba di oggi i carabinieri della Compagnia di Albenga, con il supporto dei militari della Compagnia di Imperia, hanno operato tre arresti nei comuni di Imperia, Diano Marina e Cervo.
I provvedimenti, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Savona, nascono da una articolata indagine su tre italiani di origine albanese, tutti già noti alle Forze dell’Ordine per precedenti reati contro la persona.
Per gli indagati, di 21, 22 e 26 anni, residenti in provincia di Imperia, i carabinieri e l’Autorità Giudiziaria savonese hanno ravvisato la sussistenza di gravi indizi per la brutale aggressione avvenuta nella notte del 18 maggio nei pressi della discoteca Essaouira di Albenga, ai danni di un giovane ecuadoregno di 22 anni.
Due sono stati tradotti in carcere, mentre il terzo e più giovane indagato è stato sottoposto all’obbligo di dimora con permanenza notturna in casa.
Le puntuali indagini svolte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Albenga e coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti.
Infatti, due degli aggressori, all’uscita del locale notturno, avevano importunato due ragazze a bordo di un’automobile, scuotendo “per gioco” la loro piccola utilitaria, provocando la reazione prima delle stesse ragazze e poi della vittima e dei suoi amici, che erano intervenuti a difesa delle ragazze redarguendo gli albanesi.
Dalle parole ai fatti con il giovane sudamericano stato colpito con calci, pugni e poi accoltellato con due fendenti alla schiena, che gli avevano provocano delle gravissime lesioni in zone vitali. La vittima era stata soccorsa immediatamente sul posto da una volontaria della pubblica assistenza che si trovava casualmente sul luogo dell’evento, poi trasportata in “codice rosso” all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove è rimasto ricoverato per un lungo periodo.
Grazie all’analisi dei vari sistemi di videosorveglianza, l’ascolto di vari testimoni e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, i tre autori dell’aggressione sono stati identificati, due dei quali tra l’altro già colpiti da interdizione a frequentare locali pubblici, per essersi resi colpevoli di analoghi episodi.
<<Le modalità dell’azione e la gravità delle ferite portano ad un quadro probatorio tale da poter formulare l’imputazione di tentato omicidio, con applicazione delle misure cautelari, infatti, solo il corretto e tempestivo approccio al paziente da parte dei sanitari intervenuti hanno evitato conseguenze che potevano essere ben più gravi – spiegano dal Comando -.
Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria>>.
G. D.
