Incendio a Spigno Monferrato per decine di ettari con boschi di alto fusto

Incendio a Spigno Monferrato per decine di ettari con boschi di alto fusto
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Le fiamme sono partite ieri a mezzogiorno, l’impegno degli operatori

Le attività di spegnimento proseguono senza sosta dalle 12 di ieri, mercoledì 3 agosto, quando un incendio boschivo è scoppiato in località Rocchetta di Spigno, nel comune di Spigno Monferrato, e che ieri ha causato l’interruzione della circolazione stradale sulla SP218 per diverse ore.

Le fiamme continuano ad espandersi per decine di ettari interessando un bosco di alto fusto di rovere ricompreso nel Sic della Rete Natura 2000 Langhe di Spigno Monferrato.

Sul posto sono tutt’ora impegnate numerose squadre dei Vigili del Fuoco, mezzi aerei, volontari dell’Antincendio Boschivo della Regione Piemonte, oltre alle pattuglie dei Carabinieri Forestali di Acqui Terme intervenute immediatamente.

Sono in corso gli opportuni accertamenti di Polizia Giudiziaria per l’individuazione del responsabile, l’incendio boschivo, infatti, anche se di origine colposa, è un vero e proprio delitto punito e sanzionato dal Codice penale.

Le fiamme sono purtroppo favorite dalle condizioni meteo sfavorevoli, aggravate dalla pesante siccità che sta interessando i territori, situazione che il 19 luglio aveva portato la Regione Piemonte a decretare lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, tutt’ora vigente.

La legge regionale prevede che nel periodo in cui viene dichiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi non è consentita l’accensione di fuochi, di nessun tipo e finalità, né qualsiasi altra operazione che possa creare pericolo mediato o immediato di incendio.

Sono vietati gli abbruciamenti e tutte quelle azioni che entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, possono anche solo potenzialmente causare l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio.

In pratica è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.

Oltre al reato di incendio boschivo che può essere contestato, l’eventuale trasgressore verrebbe punito anche con pesanti sanzioni amministrative, che a seguito delle recenti modifiche introdotte dalla L. 155/2021 recante disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi, sono state di molto inasprite. Nelle aree e nei periodi a rischio incendio boschivo la cifra può arrivare anche a 10.000 euro.

 

G. D.