Centrale droga incassi da 45mila al mese smantellata ad Acqui Terme

Centrale droga incassi da 45mila al mese smantellata ad Acqui Terme
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Operazione dei carabinieri di Acqui Terme, trovate 67 lampade per la crescita delle piante

Acqui Terme – I militari della Compagnia di Acqui Terme hanno smantellato una vera e propria centrale di produzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, scoprendo, a seguito di una minuziosa indagine, una piantagione di canapa indiana allestita e nascosta all’interno di un immobile abbandonato da tempo sulle colline acquesi.

Lo stabile in passato era un ristorante, i cui ampi locali sono stati riconvertiti a sale per la messa a dimora, la crescita e la successiva raccolta del prodotto finito.

Carabinieri 0 Acqui Terme sequestro droga

Sul posto è stato rinvenuto tutto il necessario per una produzione su larga scala, testimoniata dalla presenza di 67 lampade alogene per favorire la crescita delle piante, del valore commerciale di circa 600 euro l’una, tre apparati industriali di condizionamento per mantenere un clima costante tutto l’anno, del valore di circa 21.000 euro complessivi, e un impianto di irrigazione professionale.

All’interno 1200 piante di varie dimensioni, dalle più giovani nella stanza “nursery”, piccole ma già rigogliose, pronte per essere trasferite nelle stanze in cui veniva completata la crescita e il successivo raccolto del prodotto finito, in un ciclo produttivo senza soluzione di continuità.

Oltre alle piante, trovati 45 sacchi di plastica sottovuoto con all’interno la marijuana essiccata e conservata, per un peso complessivo di circa 23 chilogrammi.

Carabinieri 1 Acqui Terme sequestro droga

Lo stabile e la centrale erano condotti da un giovane albanese che vi dimorava e che si occupava dell’attività delittuosa, attualmente irreperibile.

La corrente utilizzata per il funzionamento dei diversi impianti era stata abusivamente prelevata a monte del contatore di riferimento, con un ammanco per la società stimato in circa 200.000 euro.

Una prima stima della fiorente attività di produzione e spaccio stroncata è stata valutata in circa 45.000 euro al mese, come provento dalla vendita al dettaglio della sostanza stupefacente.

Tutte le piante sono state tagliate e poste sotto sequestro, oltre ai materiali utilizzati per la coltivazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per le successive determinazioni.

 

G. D.