Vendeva falsi cimeli di Papa Francesco, Regina Elisabetta, Beatles…

Vendeva falsi cimeli di Papa Francesco, Regina Elisabetta, Beatles…
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Attività svolta dalla fine del 2020 all’inizio del 2022

 

Tra le sue “specialità” l’anello indossato da Papa Francesco, la papalina del Santo Padre, i biglietti da visita firmati dalla Regina Elisabetta II, i vinili autografati dai Beatles e da Freddie Mercury, persino i calzoncini indossati da Sylvester Stallone in Rocky, altri vinili firmati da Michael Jackson, Vasco Rossi, Bob Dylan, Bruce Springsteen, AC/DC.

Oltre a decine di magliette recanti i segni distintivi contraffatti delle più blasonate squadre europee di calcio (Paris Saint Germain, Real Madrid, Manchester United, Juventus, Milan, Inter, etc.), ove sono risultate apposte le firme false di campioni sportivi che militano/hanno militato nelle stesse (Messi, Ronaldo, Neymar, Ibrahimovic, etc.).

Torino 1 contraffazione venduti in tutto il mondo i falsi cimeli

Tutti cimeli falsi, con tanto di certificazione, commercializzati da un torinese denunciato dalla Guardia di Finanza di Torino che per le spedizioni in tutto il mondo utilizzava l’identità di una persona deceduta.

L’operazione, condotta dai finanzieri con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha preso le mosse dagli esiti degli approfondimenti operati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli relativamente ad alcune sospette partite di merci, risultate effettuate utilizzando l’identità di una persona deceduta e oggetto di mirate ispezioni nell’ambito degli spazi doganali.

Gli sviluppi successivi hanno documentato le molteplici spedizioni di merci (anche verso Paesi Ue ed extra-Ue) effettuate dall’indagato, di cui è stata altresì ricostruita l’operatività, riscontrando come lo stesso si avvalesse di noti portali e-commerce per entrare in contatto con i clienti e inviasse loro i beni venduti attraverso società di spedizione.

I conseguenti sequestri hanno riguardato migliaia di falsi certificati di autenticità relativi a Papa Francesco e altri, finalizzati a trarre in inganno i potenziali acquirenti dei suddetti articoli, il cui prezzo di vendita oscillava dai circa 100 euro proposti per le magliette sportive a qualche migliaio di euro per quelli più “rari”.

L’indagato, che dovrà rispondere anche sotto il profilo fiscale dell’attività svolta, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, dovrà rispondere dei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e frode in commercio – è stato destinatario anche di un provvedimento di sequestro delle relative disponibilità finanziarie e patrimoniali per oltre centomila euro, emesso dall’Autorità Giudiziaria.

 

G. D.