Gli trovano 1 chilo di cocaina, un altro getta 18 mila euro dalla finestra e ha 3 chili di droga

Gli trovano 1 chilo di cocaina, un altro getta 18 mila euro dalla finestra e ha 3 chili di droga
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Operazioni distinte della Polizia di Stato di Asti  concluse con due arresti

Asti droga

– La Questura della città è sempre attenta alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope nel centro cittadino, con particolare riferimento al Parco della Resistenza ed ai centralissimi giardini di piazza Roma, frequentati dai giovani, anche minorenni.

A questo proposito, nella Procura della Repubblica di Asti, alla fine del mese di ottobre, affioravano importanti informazioni su un noto spacciatore di cocaina albanese, già sotto osservazione per il suo passato criminale, iniziato in Italia nel 1996, che lo aveva visto autore di molti reati, tra i quali la detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di cocaina.

Dopo diversi controlli e appostamenti gli investigatori lo vedevano entrare nella sua abitazione frettolosamente e con una borsa scura, attendevano l’uscita della moglie per la consueta passeggiata con il cane e facevano ingresso.

Infatti, nella camera da letto trovavano un vero e proprio “angolo per il confezionamento della droga” con la macchina per il sottovuoto ancora sporca di cocaina, sacchetti già confezionati e contenenti più di 1 kg di cocaina in pietra, molto pura, un bilancino elettronico, un piccolo cucchiaino pre-dosatore sporco di droga e 2.500 euro in contanti, sequestrati perché provento dello spaccio.

Lo spacciatore veniva arrestato per la detenzione della sostanza stupefacente ai fini di spaccio e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, tradotto in carcere e poi condotto davanti al Gip del Tribunale di Asti che convalidava l’arresto emettendo una misura della custodia cautelare in carcere.

Sempre ad Asti un’altra inchiesta sulla droga, portava ad un giovane spacciatore italiano di hashish, particolarmente attivo sulla piazza astigiana soprattutto tra gli adolescenti, anche lui già conosciuto dagli investigatori e monitorato.

Venerdì 6 dicembre, i poliziotti della Squadra Mobile decidevano di effettuare l’ingresso nell’abitazione circondando anche il perimetro del condominio, decisione rivelatasi opportuna visto che il ragazzo gettava dalla finestra una busta contenente rifiuti e quasi 18.000 euro in banconote da 50, sequestrati in quanto provento dell’attività delittuosa.

La perquisizione permetteva ai poliziotti di rinvenire una cassaforte nascosta con l’apertura ad impronta digitale che il giovane apriva apponendo il suo dito, all’interno erano custoditi 21 panetti di hashish di forma rettangolare da un etto l’uno e 6 panetti di hashish di forma triangolare ognuno da mezzo etto, ed anche 17 barattoli contenenti resina di marijuana.

Così come l’abanese, utilizzava una macchina sottovuoto per il confezionamento dell’hashish, disponeva di appositi sacchetti, due bilancini, una confezione di guanti in lattice monouso, diverso materiale per la preparazione delle dosi e un cucchiaino sporco di stupefacente.

Il giovane deteneva anche cinque coltelli, tutti sporchi di droga, di cui uno di 20 cm con l’apertura a scatto per il quale veniva denunciato a piede libero; in più aveva la disponibilità di tre iPhone ed uno di questi era avvolto nella carta stagnola per tentare d’inibire eventuali intercettazioni della Polizia di Asti.

Veniva arrestato per la detenzione della sostanza stupefacente ai fini di spaccio e denunciato per la detenzione del coltello a scatto, tradotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne convalidava l’arresto.

Occorre rilevare che l’arrestato è allo stato gravemente indiziato dei delitti contestati, la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso delle successive fasi processuali e definita solo all’esito dell’emissione di sentenza di condanna passata in giudicata, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

 

G. D.