Blitz contro la prostituzione, trovati due “bordelli” ad Asti – VIDEO
Sequestrati due appartamenti, 50 mila euro, 4 espulsioniDue case appuntamento
– Sinergica operazione tra Squadra Mobile e Immigrazione contro la prostituzione illegale: arrestata la responsabile di due case di appuntamento con sequestro di due appartamenti, 50.000 euro e 4 espulsioni di cittadine straniere irregolari sul territorio nazionale.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip di Asti, nei confronti di una cittadina di origini cinesi titolare di un permesso di soggiorno per lavoro. La donna sarebbe responsabile di un importante giro di prostituzione di donne cinesi.

Gli agenti della Squadra Mobile, dopo diversi mesi di inchiesta, hanno individuato il sistema utilizzato: la donna, in due suoi appartamenti in Asti, faceva prostituire delle connazionali non in regola con il titolo di soggiorno, e destinare a lei i proventi dell’attività di meretricio, le quali venivano controllate con telecamere gestite da remoto direttamente dalla tenutaria.
Sulle riviste locali veniva pubblicizzata l’attività delle “sue ragazze”, aumentando così il giro d’affare con un sempre crescente numero di clienti.
Gli appartamenti rintracciati e utilizzati come “bordelli”, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, sono stati perquisiti tutti i locali che a vario titolo erano nella disponibilità della “maitresse”, ma uno di questi risultato poi fittizio.
Infatti, la donna aveva dichiarato un indirizzo non corrispondente al suo reale domicilio, presso l’abitazione di un cittadino italiano che per tale ragione è stato denunciato, per ottenere un permesso di soggiorno e regolarizzare così la sua posizione sul territorio italiano.

In conclusione, gli agenti hanno sequestrato: i due appartamenti utilizzati per far prostituire le malcapitate, cinquantamila euro in contanti, due telecamere utilizzate dalla maitresse per controllare le donne e dispositivi elettronici per la gestione da remoto delle telecamere stesse.
<<Durante le operazioni svolte all’interno degli appartamenti utilizzati per lo sfruttamento ed il favoreggiamento della prostituzione, sono state identificate tre donne e un uomo tutti di origini cinesi non in regola con il permesso di soggiorno e per tale ragione deferiti all’Autorità Giudiziaria e destinatari di provvedimenti espulsivi con relativi ordini di lasciare il territorio nazionale – informano dalla Questura -.
È doveroso rilevare che l’arrestata è allo stato gravemente indiziati dei delitti contestati, la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso delle successive fasi processuali e definita solo all’esito dell’emissione di sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza>>.
G. D.
