Dopo il mare di legno, anche Varigotti ha il suo zoo

Dopo il mare di legno, anche Varigotti ha il suo zoo
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La storia di #Varigottizoo nasce il 2 ottobre…

“Era il due ottobre 2020, un’intensa perturbazione si sta abbattendo sulla Liguria, uno di quegli eventi che mettono in allerta giorni prima. Le vallate del ponente sono quelle più colpite: forti piogge cadono per ore.

Il giorno dopo splende il sole, perché il vento di libeccio che spira da sud-ovest ha spazzato via le nuvole, e fa crescere il mare che lungo la costa savonese ha un colore insolito, questa volta è marrone per il fango che i torrenti hanno portato alla foce. Non c’è solo fango, presto ci accorgeremo che sta arrivando un mare di legno.

Un mare di legno. L’amore per il mare, comprendere i suoi segreti, i suoi messaggi, un animo predisposto a trovare bellezza. E’ da questo connubio che nasce, oserei dire forse per gioco se non per caso, questa voglia di dare un senso, una forma, un’anima a quello che quest’anno il mare ha voluto donare a Varigotti.

Legni, tronchi, legnetti e bastoni approdati sulla spiaggia del “Cäu” (zona del molo di Varigotti) in gran quantità, con forme e dimensioni estremamente diverse e fantastiche hanno stimolato la fantasia di quattro amici che, seduti al bar (Gerolamo, Carlo, Carletto, Gabriele) “e altri di passaggio” (Gaspare, Armando, Beppe), si sono cimentati nell’immaginarsi e costruire creature più o meno fantastiche in una location che, già bella di suo, bene si adatta ad un’iniziativa del genere.

La chiameremo Varigottizoo, una iniziativa semplice, spontanea, direi quasi fanciullesca ma ben per questo ispirata da un sentimento di gioia, di bellezza, di amore. Come le ciliegie, una tira l’altra: l’opera prima, lo struzzo, inventata e realizzata da un papà con il proprio figlio passeggiando tra quel “mare di legno” e poi Via! Tra “vari-gotti” (vari bicchieri) e un pezzo di focaccia: il triceratopo, poi la balena o squalo preistorico, e poi ancora il velociraptor, il coccodrillo, il pappagallo, e così via…

Ma la cosa più bella e gratificante è stata che queste, chiamiamole pure sculture anche se effimere, hanno avuto tale riscontro da sorprendere e coinvolgere la gente, che passando dal Borgo di Varigotti si cimentava spontaneamente con i proprio bambini (e non) nel creare nuove forme e altri animali ancora. Lo scopo è stato raggiunto.

Non solo divertimento nostro personale (Artisti Anonimi du Cäu) ma anche fra sì che quello che si stava facendo potesse stimolare la fantasia, la manualità, l’iniziativa anche della gente comune e soprattutto dei bambini, usando un materiale trovato, donato dalla natura, che altrimenti andrebbe distrutto, un prefetto riciclo. Varigotti è anche questo: genio, fantasia, e amore. Ben venga tutto ciò, soprattutto in questo difficile anno.

Non poteva mancare, visto l’avvicinarsi del 25 dicembre, la creazione dell’albero di Natale, la costruzione e l’addobbo si protrarranno anche nei prossimi giorni, venite a darci una mano? (visto che la Liguria torna in zona gialla).

 

Laura, Gabriele…