Inflazione, classifiche città e regioni: la Liguria se la cava

Inflazione, classifiche città e regioni: la Liguria se la cava
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Rincari da 2791 euro a Bolzano, 2669 euro a Trento, 2370 a Bologna. Trentino, Veneto e Umbria le regioni più rincarate

Liguria – Ieri sono usciti i dati Istat dell’inflazione di agosto delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita; Liguria a metà classifica.

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In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano dove l’inflazione annua, pari a +10,5%, la più alta d’Italia, ex aequo con Catania, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 2791 euro. Al secondo posto Trento, dove il rialzo dei prezzi del 10,2%, la terza maggiore inflazione, determina un incremento di spesa pari a 2669 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Bologna, prima per il Centro, dove il +9,5% genera una spesa supplementare pari a 2370 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Ravenna (+9,7%, +2344 euro), poi Verona (+9,7%, 2258 euro), Milano che, pur avendo un’inflazione più bassa della media nazionale, si colloca in sesta posizione con +2226 euro, Brescia (+8,3%, 2189 euro), Perugia (+9,3%, +2137 euro) e Padova (+9,1%, +2118 euro). Chiude la top ten Modena, +8,7%, pari a 2102 euro.

Catania, è prima per inflazione in Italia e prima tra le città del Sud come mazzata annua, in 11° posizione con 2085 euro.

La città più virtuosa è Campobasso, con un’inflazione del 7,5% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1373 euro. Segue Catanzaro (+7,5%, +1401 euro) e Reggio Calabria (+7,6%, +1419 euro).

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In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +10,2%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 2650 euro su base annua. Segue il Veneto, dove la crescita dei prezzi del 9% implica un’impennata del costo della vita pari a 2060 euro, terza l’Umbria, +9,1%, con un rincaro annuo di 2056 euro.

La regione più risparmiosa è il Molise, +7,5%, pari a 1373 euro, seguita dalla Puglia (+8,6%, +1392 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+8,1%, +1482 euro).

 

G. D.