Liguria 16 giugno in consiglio regionale: cronaca, discussioni, decisioni

Liguria 16 giugno in consiglio regionale: cronaca, discussioni, decisioni
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Sonia Viale “Dopo cinque ore di consiglio ed aver risposto a 30 interrogazioni, mi hanno portato un pensiero dal sapore inimitabile: cioccolata”

Richieste degli autoferrotranvieri

Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari, in cui ha chiesto per quale motivo è stato affermato che i tamponi, richiesti dalla categoria, non servono e che non c’è alcun diritto, da parte degli autoferrotranvieri, di chiederne l’applicazione; e per quale motivo è stata messa in dubbio la progettazione futura del servizio di bigliettazione elettronica. Nel documento si ricorda che durante un incontro, erano stati chiesti dai sindacati anche chiarimenti in merito al sistema di bigliettazione elettronica, che secondo i programmi doveva già essere attuato.

L’assessore ai trasporti Gianni Berrino ha assicurato: «Il progetto non è stato accantonato e non è cambiata l’opinione della giunta in merito». L’assessore ha ricostruito nel dettaglio il lungo e tormentato iter del progetto in merito all’esclusione della società che si era aggiudicata in via provvisoria la gara. Berrino ha ricordato che l’udienza di merito del Consiglio di Stato, dopo il ricorso della stessa società, è stata rinviata al 2 luglio e «la Regione – ha concluso – resta pertanto in attesa dell’esito del giudizio per procedere alla successiva realizzazione dell’intervento».

Carenza di finanziamenti per il miglioramento infrastrutturale dell’area savonese e delle sue linee di valico

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Francesco Battistini, in cui ha chiesto alla giunta i motivi per cui la giunta non ha inserito fra i finanziamenti un cronoprogramma, concordato con il territorio per migliorare il servizio offerto, specie su ferro, per le infrastrutture dell’area savonese e delle sue linee di valico e le intenzioni della giunta per sopperire alle lacune che – ha detto – si sono create nel territorio savonese.

L’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone in una lunga e articolata risposta ha rilevato che gli interventi di potenziamento non competono alla Regione ma al gestore della rete infrastrutturale ferroviaria nazionale e che le tre regioni interessate, fra cui la Liguria, hanno inserito sin dal 2017 questa fra le opere strategiche per individuare i costi di intervento e definire le priorità. «Nello schema di Contratto di Programma di RFI di aggiornamento al Contratto 2017-2021 – ha aggiunto – è stata prevista ed avviata la realizzazione del Sistema di Comando e Controllo e di Informazione e Comunicazione tra Savona e S. Giuseppe di Cairo. E’ stata inoltre prevista la realizzazione del nuovo Apparato Centrale Computerizzato di Parco Doria, di Altare, San Giuseppe di Cairo e Santuario, con finanziamenti da reperire nel 2020 per 13,64 milioni, ma quell’aggiornamento non è stato ancora definitivamente approvato dal Governo e questo non consente a RFI l’impiego delle risorse ulteriore destinate al progetto di Adeguamento prestazionale». L’assessore ha rilevato, inoltre, che il 5 marzo 2020 è stata presentata alla Regione una bozza di protocollo di intesa tra diverse istituzioni liguri e piemontesi per il potenziamento della rete.

L’assessore ai trasporti Gianni Berrino ha ricordato le rilevanti difficoltà economiche delle aziende di trasporto su ferro e gomma, in seguito al crollo della domanda durante il lock down, gli interventi già compiuti a livello regionale per affrontare il nodo finanziario.  «Alla luce di queste difficoltà – ha aggiunto – dobbiamo valutare, con le risorse che abbiamo a disposizione, quali sono le possibilità di implementazione della linea, in accordo con la Regione Piemonte a cui spetta la programmazione del servizio ferroviario regionale sulle linee che connettono Savona con Torino/Alessandria/Acqui Terme».

Interventi per aumentare l’occupazione e gli incentivi all’assunzione

Sergio Rossetti ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, sui progetti annunciati dalla giunta che contengono interventi di assistenza per la ricerca attiva del lavoro, per aumentare l’occupazione, incentivare i datori di lavoro ad assumere persone disoccupate o svantaggiate. Rossetti ha chiesto, misura per misura, a che punto è l’attuazione del progetto e i conseguenti risultati rilevati a distanza di più di un anno da loro annuncio.

L’assessore alle politiche dell’occupazione Gianni Berrino ha illustrato il Progetto FAST, (Finanziamento Anticrisi di Sostegno Territoriale) approvato nel 2019 con l’emanazione dell’avviso per l’erogazione dei servizi previsti come percorsi di reimpiego rivolti ai lavoratori in cassa integrazione o oggetto di procedure di licenziamento collettivo. Berrino ha ricordato anche il Progetto Over 40 in cui sono state coinvolte 2.809 persone e ha ottenuto 833 esiti occupazionali. e ha descritto il progetto PASCAL, Politiche Attive per lo Sviluppo delle Competenze e del Lavoro, del 2019 e il Piano Anticrisi e ha concluso: «Le Politiche Attive prevedevano la conclusione delle procedure propedeutiche alla propria erogazione (avvisi e bandi) entro il 2019 per poter essere avviati ed eventualmente produrre i propri effetti occupazionali già nel 2020, ma il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria ha impedito che ciò avvenisse».

Trasporto dei pazienti non deambulanti

Sergio Rossetti (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo Giovanni Lunardon e Luca Garibaldi in cui ha chiesto alla giunta di estendere la ricetta dematerializzata e le conseguenti procedure per erogare il servizio di trasporto di pazienti dal domicilio alla struttura di ricovero pubblica o accreditata, e viceversa, eliminando la necessità del timbro preventivo alla ASL. Il consigliere ha rilevato che in questa emergenza sanitaria le persone non deambulanti hanno sempre bisogno del trasporto dedicato con le pubbliche assistenze e che, di norma, il paziente impossibilitato a deambulare può usufruire, previa richiesta medica, del trasporto in ambulanza dal domicilio al presidio di cura e viceversa.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha sottolineato che la ricetta dematerializzata è stata già attuata dalla giunta e, rispetto ai pazienti non deambulanti, ha aggiunto: «E’ un tema reale e un obbiettivo condiviso per evitare doppi passaggi e possiamo lavorare affinché queste prescrizioni possano essere riconosciute dal sistema informatico regionale. Occorre una modifica tecnica – ha concluso – che può essere un obbiettivo raggiungibile».

“Piano regionale per la pandemia influenzale” e campagna vaccinale

Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: la prima da Andrea Melis (Mov5Stelle), sottoscritta dal collega del gruppo Fabio Tosi e da Alice Salvatore e Marco De Ferrari del (ilBuonsenso), la seconda da Giovanni Lunardon (Pd)

Melis ha chiesto alla giunta se nelle settimane antecedenti la dichiarazione dello Stato di emergenza sul territorio nazionale (31 gennaio 2020) era stato riscontrato e segnalato al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, un aumento di pazienti con gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e con sindromi da di stress respiratorio acuto (ARDS) e se, considerati i numerosi casi di contagio nelle strutture ospedaliere e nelle strutture sociosanitarie, sono state adottate le misure previste dal “Piano pandemico regionale” per la formazione del personale.

Giovanni Lunardon (Pd) ha chiesto alla giunta di adottare già da ora misure tese ad ampliare in Liguria il numero dei vaccini somministrati e la platea dei vaccinati per l’influenza stagionale nel prossimo autunno a partire dalle categorie più a rischio per età, situazione clinica e professione. Secondo il consigliere la similitudine tra i sintomi dell’influenza stagionale e del COVID-19 renderebbe opportuna una più vasta campagna vaccinale nel prossimo autunno in modo da diminuire la manifestazione di sintomi che possano far insorgere confusione e diminuire l’accesso alle strutture ospedaliere per patologie prevedibili.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato la circolare, emanata dal ministero della Salute il 4 giugno in merito alle strategie della campagna vaccinale, rilevando che la Regione si è già attivata in questo senso definendo, fra l’altro, un fabbisogno di oltre 500 mila dosi, decisamente maggiore rispetto all’anno prevedente. L’assessore ha ricordato, inoltre, che la campagna informativa è stata anticipata al mese di ottobre e ha ricordato le elevate percentuali di adesione già raggiunte negli anni passati. Viale, infine, ha ribadito la propria contrarietà al vaccino obbligatorio che – ha detto – richiede, semmai una adeguata formazione presso la popolazione.

Aggiornamento e attuazione del Piano pandemico regionale

Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e da Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento5Stelle, in cui ha chiesto alla giunta se il Piano pandemico regionale sia stato aggiornato; se la Regione ha tenuto conto della necessità di un tempestivo approvvigionamento di DPI, ha censito le disponibilità di letti in isolamento, di stanze in pressione negativa e dispositivi meccanici per l’assistenza ai pazienti, se ha valutato l’implementazione della diagnosi precoce, dell’assistenza domiciliare e dell’isolamento individuale.  Il consigliere, infine, ha chiesto alla giunta quando ha richiesto le forniture di DPI e di adottare le misure previste per contenere un’eventuale recrudescenza dell’epidemia.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato che il tema potrà essere approfondito nell’ambito della Commissione regionale di inchiesta appena istituita dove potrà anche essere valutata la tempistica delle comunicazioni delle autorità sanitarie internazionali, europee e nazionali in merito all’insorgere dell’epidemia. L’assessore ha ricordato che l’attuale versione del Piano pandemico ligure risale al 2009.  «Il piano regionale – ha concluso – dovrà essere definito alla luce dell’emergenza Covid»

Spostamento del day ospital oncologico dal San Bartolomeo alla Casa della salute

Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Battista Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta di trasferire il servizio di day hospital oncologico dal San Bartolomeo alla Casa della Salute di Sarzana e, in caso positivo, con quali tempistiche. Il consigliere ha rilevato che i pazienti oncologici devono essere tutelati da potenziali situazioni di contagio da COVID19 e che, dunque, sarebbe necessario, durante l’emergenza sanitaria, mantenere il servizio di day hospital oncologico in Val di Magra. Secondo Battistini la Casa della salute a Sarzana ha molti locali liberi e utilizzabili.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha risposto spiegando che la questione sarà valutata in tutti gli aspetti una volta superata questa fase di criticità sanitaria.

Squadre sanitarie territoriali per la lotta al Covid19

Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Battista Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta quante squadre territoriali sono operative sul territorio ligure per la lotta al Covid 19 e di dotare ogni singola ASL di squadre dedicate al servizio domiciliare, in ragione di 1 squadra ogni 50 mila abitanti. Il consigliere ha ricordato che il presidente della giunta Giovanni Toti, aveva annunciato a marzo l’istituzione e la messa in campo di 10 squadre territoriali per la lotta capillare al Covid19, ma fino ad oggi – ha detto – non risulta che queste 10 squadre siano operative e l’attività domiciliare non pare funzionante in modo capillare ed efficace

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha elencato le squadre attivate: nella Asl 1 ci sono due squadre, nella Asl 2 cinque squadre, nella Asl 3 diciassette, nella Asl4 tre e nella Asl5 altre cinque.  Viale ha sottolineato, inoltre, che sono stati rispettati i parametri: «Laddove non si è raggiunto questo obbiettivo è dipeso da una carenza di adesioni volontarie da parte dei professionisti, ma abbiamo, comunque costituito un numero importante di squadre».

Mobilità degli operatori sanitari e difficoltà per i trasporti a fine turno

Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da Giovanni Battista Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta di dar seguito alla mobilità interna tra ASL (avvicinamento a casa) in modo da alleviare nella fase di emergenza le fatiche del viaggio al personale medico, infermieristico e sociosanitario, rispettando però le piante organiche e senza creare disservizi. Battistini ha chiesto, inoltre, che vengano istituiti treni speciali per gli operatori sanitari, in corrispondenza dei turni di lavoro.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato, per conto dell’assessore ai trasporti Berrino, le relazioni fra Regione e Trenitalia per affrontare l’emergenza sanitaria e agevolare il trasferimento e ha ricordato che la Protezione civile regionale ha comunque attivato, durante l’emergenza, residenze alberghiere per il personale più vicine al luogo di lavoro.

Bonus di mille euro al personale sanitario impegnato nell’emergenza

Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: la prima da Juri Michelucci (Italia Viva), e la seconda da Valter Ferrando (Italia Viva) e sottoscritta dal collega del gruppo Juri Michelucci.

Michelucci ha chiesto alla giunta se le risorse impiegate coprono effettivamente la decisione di prevedere un bonus di mille euro, deciso dall’amministrazione regionale, per il personale dipendente e se il riconoscimento economico sarà esteso anche al personale socio sanitario dipendente da cooperative, che opera in primo piano con medici e infermieri nella gestione dell’emergenza sanitaria.

Ferrando ha chiesto alla giunta di erogare il bonus di mille euro anche agli specializzandi, infermieri e medici in pensione rientrati per l’emergenza Covid-19. Il consigliere ha ricordato che sarà riconosciuto dalla Regione un premio di almeno mille euro a medici, infermieri, operatori sociosanitari e personale amministrativo che hanno lavorato nei primi due mesi dell’emergenza coronavirus e che fondi utilizzati proverranno in gran parte dal decreto Cura Italia e saranno completati da fondi regionali e da donazioni.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato che in Liguria, come in altre regioni è stata decisa una «graduazione» del bonus sulla base del livello di esposizione di ogni operatore alla pandemia e ha annunciato che su questo tema è previsto un incontro con i sindacati di categoria giovedì prossimo per definire gli aspetti e procedere all’assegnazione del bonus in modo adeguato. Viale ha sottolineato che la Regione ha integrato i fondi che erano stati erogati dal Governo il cui riparto nazionale, però, aveva penalizzato la Liguria. Per quanto riguarda la possibilità di estendere il bonus l’assessore ha spiegato: «Sulla base delle leggi nazionali e del Decreto Rilancio esiste la possibilità di riconoscere il premio economico solo al personale assunto con un rapporto di lavoro subordinato».

Contagio da Covid-19 di operatori sanitari e pazienti nell’ospedale di Lavagna

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Andrea Melis e da Alice Salvatore e Marco De Ferrari del ilBuonsenso, in cui ha chiesto alla giunta se il 23 aprile scorso (data della presentazione dell’interrogazione, n.d.r.), quali e quanti reparti degli ospedali di Lavagna e di Rapallo contano personale sanitario e/o pazienti positivi ai tamponi e/o ai test sierologici. Il consigliere ha ricordato il caso di un uomo ricoverato all’ospedale di Lavagna con polmonite bilaterale, dovuta al virus in oggetto, che in precedenza aveva avuto una diagnosi negativa.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato nel dettaglio il numero dei test effettuati nella Asl4 e i risultati ottenuti, che dimostrano come la stragrande maggioranza degli accertamenti hanno avuto esito negativo e che i rarissimi risultati positivi all’indagine sierologica sono stati sottoposti ad ulteriori accertamenti, tramite tampone, e, anche in queste seconde verifiche oltre il 92% dei casi è risultato negativo.

Emergenza COVID nei poli ospedalieri del Tigullio

Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta, dopo gli ultimi contagi nei reparti e nelle Rsa del Tigullio, i risultati “espressi in materia analitica” dei tamponi fatti a personale e pazienti e lo stato di eventuali infezioni ospedaliere nei poli dell’Asl4, a partire dai poli no-Covid, e i reparti di medicina di Lavagna e Rapallo. Il consigliere ha ricordato che, secondo alcune notizie di stampa, esisterebbero casi di positività tra il personale medico anche nei poli ospedalieri di Rapallo, in teoria no-Covid.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha fornito la documentazione scritta al consigliere relativa alle questioni poste nell’interrogazione.

Bando per assunzione 10 infermieri e oss

Juri Michelucci (Italia Viva), ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Valter Ferrando, in cui ha chiesto alla giunta e le ragioni che hanno portato ASL5 a indire un bando per assunzioni extraregionali a tempo indeterminato anziché iniziare a regolarizzare la situazione dei 158 OSS dipendenti di Coopservice. Il consigliere ha ricordato che Asl5 ha indetto un bando per l’assunzione di 10 infermieri e 10 oss extra regionali mentre all’interno di ASL5 sono aperte procedure di mobilità, ancora non completate, e che è ancora in gioco l’assunzione dei 158 oss di Coopservice.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito che la materia relativa alla regolarizzazione dei 158 oss è una materia molto complessa e soggetta a ricorsi sia da parte della magistratura contabile che a livello costituzionale. La procedura concorsuale extra regionale – ha aggiunto – è stata avviata in seguito alle dimissioni di personale infermieristico della asl stessa e dopo avere attinto alla graduatoria comune con la Asl4.

Finanziamento dei bandi PSR sottomisura 4.1 e 6.1

Giovanni Barbagallo (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo Luca Garibaldi, Giovanni Lunardon, Mauro Righello e Sergio Rossetti in cui ha chiesto alla giunta di finanziare le domande dei giovani agricoltori portando a termine gli investimenti inseriti nel piano aziendale di sviluppo dopo la mancata assegnazione di fondi previsti dalla sottomisura 4.1 (Supporto agli investimenti nelle aziende agricole), nonostante fosse stato riconosciuto il premio di primo insediamento sulla base della sottomisura 6.1 (Aiuti all’avviamento di impresa per i giovani agricoltori). Barbagallo ha rilevato che solo una domanda rispetto alla sottomisura 4.1 è risultata ammessa al finanziamento anche se molte delle 99 domande di sostegno, che avevano raggiunto il punteggio minimo richiesto dal bando, erano presentate da giovani agricoltori che avevano ottenuto il premio di primo insediamento della sottomisura 6.1.

L’assessore all’agricoltura Stefano Mai ha ricordato l’accordo con le associazioni di categoria per fare un’unica graduatoria in modo proprio da favorire i giovani che hanno già ottenuto il nulla osta finanziario per la sottomisura 6.1

Ospedale unico del Ponente ligure ad Arma di Taggia

Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e da Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento5Stelle. Alice Salvatore (Mov5Stelle), in cui ha chiesto alla giunta perché avrebbe scelto di non garantire il rispetto delle previsioni dei posti letto contenute nel  decreto Balduzzi, che individua 3 letti per acuti ogni 1000 abitanti e 0,7 letti di riabilitazione ogni 1000 abitanti su una popolazione provinciale di circa 213.500 abitanti, e perché è stata scelta come sede del nuovo ospedale del ponente ligure la frazione di Arma di Taggia, che – ha detto – causerebbe elevati tempi di percorrenza del servizio di emergenza effettuato dalle autoambulanze, in un territorio denso di gravissime carenze per la mobilità, al momento affrontate con una capillare distribuzione sul territorio dei presidi sanitari.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito la necessità di creare nel ponente un ospedale nuovo con i necessari requisiti di sicurezza, nuovi standard di qualità e di aggiornamento tecnologico. L’assessore ha spiegato, inoltre, che il nuovo ospedale dovrà essere ripensato alla luce della recente epidemia definendo nuove misure anti-contagio. Viale, infine, ha assicurato: «Sono rispettati tutti i parametri fra abitanti e numero di posti letto, quindi non ci sono violazioni sulle normative nazionali».

Finanziamenti ai progetti di vita indipendente

Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e da Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento5Stelle in cui ha chiesto alla giunta in cui ha chiesto alla giunta le ragioni che hanno condotto al taglio – ha detto – dei contributi a sostegno delle persone disabili e le azioni della Giunta per favorire i progetti di vita indipendente delle persone affette da disabilità. Nell’interpellanza il consigliere ha rilevato che A.Li.Sa. avrebbe modificato la gestione dei piani di assistenza riducendo i contributi ai progetti di vita indipendente, senza però – ha detto – effettuare un’analisi psicologica e sociale sugli effetti di questi interventi.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha smentito che ci sia stata una riduzione delle risorse ma, al contrario, ha fornito i dati relativi ad un incremento e alla relativa crescita di assistiti fra il 2017 e il 2019. L’assessore ha aggiunto: «La Liguria è l’unica regione che non segue la logica del bando per presentare questi progetti che, dunque, possono essere presentati in tutto l’arco dell’anno» e ha invitato a non fare allarmismi ingiustificati sul tema.

Impiego Mios Santa Corona – Pietra Ligure per emergenza Covid-19

Giovanni Battista Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Francesco Battistini, in cui ha chiesto alla giunta perché non è stato preso in considerazione l’impiego del padiglione Mios nella gestione dell’emergenza Covid-19 e di riconsiderare questa decisione, alla luce dell’incidenza del contagio sul territorio. Nell’interpellanza Pastorino ha rilevato che, sulla scorta di recenti sopralluoghi, il padiglione è tuttora adeguato in termini strutturali e funzionali e che un investimento fra i 20 mila e 40 mila euro sarebbe sufficiente a rendere la struttura rapidamente utilizzabile.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricostruito la storia del reparto e ha illustrato la quantità di interventi necessari per il suo riutilizzo e i relativi costi: «Secondo la valutazione della direzione strategica della Asl, – ha spiegato – sia per il rapporto costi-benefici che per i tempi di attuazione dei lavori, la valutazione è negativa».

Covid Center presso ospedale S. Bartolomeo di Sarzana

Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Battista Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta perché non ha indicato ad A.Li.Sa. e ASL5 di suddividere la degenza dei pazienti nella provincia spezzina identificando e utilizzando l’ospedale San Bartolomeo di Sarzana come Covid Center e se intende farlo. Il consigliere ha rilevato che in altri territori è stato scelto di organizzare questa suddivisione con – ha detto – risultati di diffusione del Covid19 soddisfacenti.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato che Asl5 ha dato seguito tempestivamente a quanto deciso a livello nazionale e a livello regionale, tramite decreti e ordinanze, per scongiurare contatti fra i pazienti Covid e no Covid.

Strutture residenziali per pazienti Covid nella provincia di Imperia

Giovanni Barbagallo (Pd) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dai colleghi del gruppo Luca Garibaldi, Giovanni Lunardon, Mauro Righello e Sergio Rossetti, in cui ha chiesto alla giunta perché non è stata ancora individuata una struttura idonea ad accogliere i pazienti positivi al Covid-19, in dimissione dalle strutture ospedaliere, nella provincia di Imperia. Il consigliere ha rilevato che, a fronte dei circa 150 ricoverati presso le strutture ospedaliere della provincia, 170 persone sono in isolamento a casa perché casi sospetti oppure perché venuti a contatto con soggetti malati.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato che una Fondazione della provincia si era inizialmente offerta presso la asl1 per garantire questo servizio ma aveva poco dopo ritirato la propria disponibilità. Svolgendo ulteriori accertamenti presso altre strutture della zona Asl1 ha trovato, come unica alternativa, la clinica San Michele che si trova ad Albenga.

Emergenza Covid nel Tigullio e laboratori di riferimento

Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interpellanza in cui ha chiesto alla giunta per quali ragioni la ASL 4 è l’unica ASL ligure che non ha un proprio laboratorio di analisi dei tamponi. Il consigliere ha rilevato che nel reparto di medicina di Lavagna un uomo di 41 anni è deceduto dopo essere risultato positivo al COVID, nonostante due precedenti tamponi negativi e si è quindi proceduto allo sgombero temporaneo del reparto di medicina e alla sanificazione e un primo controllo delle positività ha visto interessati personale medico e pazienti.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha condiviso la richiesta del consigliere al quale ha annunciato che Asl4 si è già attivata da mesi per avere locali e apparecchiature idonee e che sarà, dunque, in grado di processare a breve i test molecolari.

Bando Filse per contributi di sostegno per l’accudimento dei figli

Mauro Righello (Pd) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dai colleghi del gruppo Giovanni Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Giovanni Barbagallo, sul bando regionale del marzo scorso che prevede l’erogazione di 500 euro per ogni nucleo familiare con ISEE fino a euro 20 mila e di 300 euro per ogni nucleo con ISEE fino a euro 50 mila. La cifra totale disponibile, pari a circa 1.900.000 euro, – ha detto – sono sufficienti per l’erogazione di circa 3 mila 800 contributi alla fascia più bassa di ISEE, a fronte di un numero di domande che superava già a inizio aprile superava le 11 mila unità. Righello ha chiesto alla giunta per quale ragione, data l’entità relativamente limitata degli stanziamenti, sufficienti solo per coprire le richieste delle famiglie più bisognose, si è ritenuto di pubblicizzare l’iniziativa come rivolta a tutte le famiglie con ISEE inferiore ai 50.000 euro e perché non siano stati ancora programmati dalla Regione Liguria ulteriori interventi.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato le iniziative assunte dalla giunta fin all’inizio del picco epidemico con un contributo economico a partire dai più bisognosi: «E’ stato – ha detto – un modello di efficienza del sistema regionale,  le domande sono state processate e non abbiamo avuto incidenti di percorso, è stata formata una graduatoria tuttora attiva sulla base di risorse individuate nell’immediatezza, e progressivamente aumentate, anche grazie ad una variazione del bilancio regionale per una cifra complessiva di un milione e 900 mila euro». Viale non ha escluso che ulteriori risorse saranno attinte dal fondo sciale regionale.

Applicazione in Liguria del “Modello Piacenza”

Giovanni Battista Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Francesco Battistini, sul “Modello Piacenza”, un protocollo sanitario basato su visite, diagnosi e cure precoci, controllo da remoto dei pazienti positivi effettuate prioritariamente a domicilio. Il consigliere ha sostenuto che questo protocollo, avviato in Emilia Romagna, si sta dimostrando particolarmente efficace per il tempestivo accertamento del contagio da Covid-19 e per la successiva gestione del malato. Pastorino ha chiesto alla giunta di avviare la sperimentazione del “Modello Piacenza” e, in caso di riscontro positivo, la sua applicazione sull’intero territorio regionale.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha risposto: «Condivido la filosofia del Modello Piacenza, ma sono fiera del modello ligure perché anche la nostra Regione si è attivata per dare una risposta alle persone a casa.  Noi dobbiamo ragionare nei termini delle nostre specificità e abbiamo valorizzato le risposte sanitarie a domicilio, nonostante le difficoltà iniziali per l’assenza dei dispositivi di protezione individuale per il personale. Condivido – ha aggiunto – che un modello che opera sul fronte ospedaliero e territoriale è il più idoneo per affrontare l’emergenza». Viale ha ricordato che la Liguria si è distinta per la distribuzione più capillare del farmaco sul territorio.

Dati sulla mobilità attiva e passiva in Liguria e i relativi costi

Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: la prima da Francesco Battistini (Linea Condivisa), e sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Battista Pastorino, la seconda da Luca Garibaldi (Pd).

Battistini ha chiesto alla giunta tutti i dati e gli importi relativi alla mobilità attiva e passiva nell’erogazione dei servizi, su base annuale, suddivisa per singola tipologia di prestazione erogata e per singola ASL, dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2018. Nell’interrogazione il consigliere ha rilevato che in Liguria esiste una forte mobilità dei pazienti verso strutture sanitarie diverse dalla ASL di appartenenza e, spesso, esterne alla Regione e che dal punto di vista finanziario, la mobilità attiva rappresenta una voce di credito, mentre quella passiva rappresenta una voce di debito

Garibaldi ha chiesto il volume economico annuale della mobilità passiva della Liguria, per gli anni dal 2014 al 2019 per ASL, aziende ospedaliere e IRCCS liguri; il volume economico annuale della mobilità passiva della Liguria verso Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana per gli anni dal 2014 al 2019; il volume economico annuale della mobilità attiva della Liguria, suddiviso per gli anni dal 2014 al 2019 per ASL, aziende ospedaliere e IRCCS liguri; in quali ASL, aziende ospedaliere e IRCCS liguri si sono concentrate le mobilità attive di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana fra il 2014 e il 2019.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha consegnato ai consiglieri alcune tabelle articolate relative alle domande poste nelle due interrogazioni.

Chiusura del reparto di ostetricia e punto nascite del Santa Corona

Andrea Melis (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta se è vero che la Asl 2 intende chiudere il reparto di ostetricia e punto nascite dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, trasferendolo presso l’ospedale San Paolo di Savona; i motivi per cui la Asl 2 vuole procedere in questa direzione e, qualora la decisione fosse dovuta alla carenza di pediatri presso il nosocomio di Pietra Ligure, Melis ha chiesto alla giunta  di intervenire per scongiurare la chiusura del reparto di ostetricia e punto nascite dell’ospedale Santa Corona.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito: «Non c’è intenzione da parte della Asl 2 di chiudere il reparto di ostetricia e del punto nascite». L’assessore ha rilevato che c’era stata una carenza di medici specialisti a cui si sta ponendo rimedio.

Rsa “Anni Azzurri Minerva” di Rapallo

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta l’aggiornamento della situazione presso la RSA “Anni Azzurri Minerva” di Rapallo, quali precauzioni sono state adottate nella struttura nei confronti degli ospiti che hanno presentato sintomi riconducibili al Covid 19, visto che i responsabili della stessa struttura dichiarano di aver adottato misure particolarmente restrittive fin dai primi giorni del diffondersi dell’epidemia. Tosi ha ricordato, infatti, che 11 degenti presentano sintomi ascrivibili al contagio. Il consigliere ha chiesto, inoltre, quali protocolli o direttive emanate da Alisa o dall’assessorato alla Sanità, riguardanti le RSA, erano vigenti il 10 aprile 2020.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato una nota recente della asl che contiene un piano dedicato per scongiurare il rischio di contagi con percorsi dedicati, un monitoraggio costante e itinerari separati anche per i famigliari degli ospiti.

Decessi avvenuti nelle residenze per anziani

Giovanni Lunardon (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta il numero dettagliato di contagi e di decessi, sia quelli certificati da tampone COVID-19 sia il dato generale, nelle strutture e nelle residenze per anziani della Regione, sia tra gli ospiti che tra il personale, e il confronto tra i decessi totali per ciascun mese nei primi 4 mesi del 2020 con lo stesso periodo del 2019. Secondo Lunardon a livello nazionale e regionale esiste un dato preoccupante relativo al diffondersi del contagio e ai decessi nelle strutture e residenze per anziani.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha rilevato che, prima dell’emergenza Covid, non c’era mai stato un monitoraggio specifico sui decessi nelle Rsa e ha illustrato i dati relativi al periodo fra il 20 febbraio e il 15 maggio scorso: ci sono stati 1964 decessi totali e 1285 decessi totali riferibili a patologie no-Covid correlate.

Costi e attendibilità dei test sierologici

Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e da Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento5Stelle, relativo alla Fase 1. Il consigliere ha chiesto alla giunta se, in piena fase 1, il personale sanitario e comunque tutte le persone a rischio, sono state monitorate regolarmente mediante tampone; se è stato previsto un monitoraggio dei prezzi dei test sierologici e l’imposizione alle cliniche di un tariffario unico regionale; se i risultati degli esiti sierologici sono stati intrecciati con gli esiti dei tamponi; se i risultati dei test sierologici, fatti dai laboratori privati e non, sono segnalati alle Asl, affinché ci sia riscontro scientifico sui risultati. Il consigliere ha chiesto, inoltre, se è in programma uno screening epidemiologico di massa, gratuito per la cittadinanza, con test rapidi italiani vietando gli esami del sangue relativi al Covid-19 venduti da centri e laboratori privati della regione.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato le varie fasi circa l’adozione delle misure assunte dalla Regione per affrontare la domanda crescente di test, che ha portato all’individuazione dei laboratori autorizzati ad effettuare gli esami, alle modalità di diffusione dei risultati dei test e della segnalazione ai competenti Uffici di igiene

Mafia in Liguria e potenziali rischi in emergenza Covid – 19

Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e da Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento5Stelle, sulle dichiarazioni del presidente della Regione Toti relative alla sospensione di una serie dei controlli sugli appalti nella fase di emergenza sanitaria. Il consigliere ha chiesto al presidente “se è consapevole dell’incidenza della mafia in Liguria e del fatto che senza la vigenza anche temporanea della normativa antimafia, del codice degli appalti e dei controlli paesaggistici si possa favorire il dilagare della criminalità organizzata”. Salvatore ha chiesto, inoltre, quali ambiti beneficerebbero di una sospensione della normativa antimafia, quali lavori sono ritenuti urgenti per richiedere una sospensione del codice degli appalti e a quali ditte sarebbero affidati i lavori.

L’assessore alla sicurezza Sonia Viale e vicepresidente della giunta ha rilevato che l’interrogazione andava rivolta al ministro della Giustizia e ha ricordato, a questo proposito, la scarcerazione durante l’emergenza sanitaria di alcuni detenuti condannati per associazione mafiosa. Viale ha sottolineato che durante la ricostruzione del ponte sul torrente Polcevera le imprese sospettate di essere vicino al mondo della malavita sono state immediatamente allontanate.

Posti letto disponibili nelle ASL Liguri

Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Battista Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta la disponibilità attuale, suddivisa per singole ASL, di posti letto per servizi di riabilitazione e di posti letto per la cura delle patologie acute. Secondo il consigliere in alcune ASL liguri sarebbe stata modificata, in qualche caso anche sensibilmente, questa disponibilità.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha consegnato al consigliere la tabella aggiornata con i dati richiesti

Passaggio dati da anagrafe canina regionale a nazionale

Giovanni Lunardon (Pd) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta quando diventerà operativo il servizio dell’anagrafe canina. Il consigliere ha rilevato che la registrazione dei cani nelle banche dati regionali, che confluiscono in quella nazionale, è sospeso dal 31 dicembre 2019. La situazione avrebbe creato incertezza nelle Associazioni che gestiscono i canili in Liguria in quanto l’assenza del servizio sta creando difficoltà a tutte le strutture, perché non si riesce a rintracciare i padroni degli animali tramite il microchip mentre, secondo una comunicazione sul sito dell’anagrafe canina regionale dal 3 febbraio 2020, il servizio avrebbe dovuto essere di nuovo attivo.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha assicurato che l’allineamento dovrebbe essere attuato per metà luglio e ha garantito che nessun dato dell’anagrafe canina è andato perduto. Nel dettaglio Viale ha poi spiegato i motivi di natura tecnica che hanno rallentato questa operazione.

Aggiornamento delle convenzioni in materia di centri diurni e semiresidenziali

Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Sergio Rossetti, sulle attività dei centri semiresidenziali per persone con disabilità, sospesi dal decreto “Cura Italia” fino al 3 aprile. Il consigliere ha ricordato che le ASL possono, comunque, attivare interventi non differibili in favore delle persone con disabilità ad alta necessità di sostegno sanitario. Il consigliere ha chiesto quale sia la situazione a livello regionale e delle singole asl, nell’attuazione delle misure previste dall’articolo 48 del decreto, in riferimento all’autorizzazione e al riconoscimento delle prestazioni previste durante il periodo di sospensione per l’emergenza sanitaria.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha risposto: «Il tema è stato oggetto di numerosi incontri con gli enti gestori e fra gli enti gestori e ALisa perché si tratta di una materia complessa ma che, proprio alla luce degli ultimi incontri, sta avendo una sua risoluzione per avere velocemente la liquidazione delle mensilità di marzo e aprile secondo le indicazioni delle normative».

 

G. D.