‘Innamòrati di Te’, torna a Rivoli il progetto di Codere Italia

(Adnkronos) – Dopo tre anni torna a Rivoli, alle porte di Torino,”Innamòrati di Te”, l’evento itinerante ideato e promosso da Codere Italia sul tema della violenza di genere. La diciottesima edizione ha ottenuto il patrocinio della Città di Rivoli, degli Stati Generali delle Donne e della Ferpi-Federazione Relazioni Pubbliche Italiana ed è ospitata nella Sala Polivalente del Centro Congressi. Nel 2024, sono stati 5.116 i contatti tramite mail, chat, messaggistica istantanea e sms, e 761 le donne accolte dalle volontarie dell’Associazione Telefono Rosa a livello regionale. Particolarmente allarmante è la presenza di vittime molto giovani: il 3,4% delle donne ha meno di 16 anni e un ulteriore 21,8% rientra nella fascia d’età tra i 16 e i 29 anni. La violenza psicologica si conferma la più diffusa (63%), seguita dalla violenza verbale e dalle minacce. Significative anche le percentuali relative alla violenza fisica e a quella economica. Non meno rilevante è la presenza di stalking e cyberstalking. La situazione evidenzia, inoltre, una preoccupante disparità anagrafica: mentre il 25% delle vittime ha meno di 29 anni, solo il 16,5% dei maltrattanti appartiene alla medesima fascia d’età. Questo dato suggerisce che le giovani donne sono spesso vittime di violenza perpetrata da uomini più avanti negli anni. “ ‘Innamòrati di Te’ continua il suo cammino di consapevolezza per combattere ogni forma di violenza di genere e sostenere la costruzione di un futuro più equo e libero”, dichiara Imma Romano, direttrice relazioni Istituzionali Codere Italia. “Con dieci anni di esperienza in diversi territori, il progetto si conferma uno spazio vivo di confronto e trasformazione. Al centro, il coraggio delle donne, la lotta al gender gap e l’impegno per creare reali opportunità. Voglio fare oggi un invito forte soprattutto alle giovani donne: continuate a credere in voi stesse e a scegliere senza paura chi essere. A volte sono i limiti che ci diamo da sole a bloccarci e a farci rinunciare a una parte importante di noi stesse”. “Il comune di Rivoli ha da tempo intrapreso un cammino chiaro e convinto a favore delle politiche di genere, consapevole che la promozione della parità e il contrasto alle disuguaglianze non possono essere relegati a momenti simbolici, ma devono essere parte di un impegno quotidiano e strutturato”, spiega Dorotea Gribaldo, assessora con deleghe per politiche giovanili, pace e cooperazione internazionale, pari opportunità, benessere degli animali, gemellaggio, legalità e tutela dei diritti del comune di Rivoli. “Già durante la precedente amministrazione sono state messe in campo due azioni fondamentali per rafforzare la rete territoriale in un’ottica di equità e prevenzione: l’istituzione della Consulta delle Donne, organismo permanente di confronto, proposta e vigilanza, e l’attivazione di uno Sportello Antiviolenza all’interno del Comune, gestito con grande competenza dall’Associazione Emma Onlus. La sfida è ancora aperta, ma abbiamo costruito basi solide per rendere Rivoli una città sempre più inclusiva e consapevole. È un impegno che intendiamo portare avanti con determinazione, ogni giorno”. “Il commissariato di Rivoli è da sempre attento ai casi di violenza di genere, dando priorità all’ascolto e al supporto delle vittime, anche in seguito a segnalazioni lievi. Attiva prontamente contatti e informa sulle tutele disponibili, contribuendo alla prevenzione in contesti a rischio”, spiega Maria Teresa Cerutti, sostituto commissario della polizia di Stato di Rivoli. “È inoltre impegnato da anni in attività di educazione alla legalità nelle scuole e partecipa a iniziative territoriali come la manifestazione “Evviva”, promossa da Asl To3 e Ospedale di Rivoli. Queste occasioni permettono un dialogo diretto con i giovani e rafforzano la rete di collaborazione tra istituzioni”. “L’Arma dei Carabinieri, oltre alle specifiche prerogative di prevenzione generale e repressione dei reati di violenza di genere, opera attivamente anche sotto il piano informativo, contribuendo fattivamente alla divulgazione, insieme ad altri Enti Istituzionali, di una cultura della legalità”, evidenzia Ugo Mercurio, comandante della compagnia dei carabinieri di Rivoli. “Tra le varie iniziative, si segnala il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di minori e donne vittime di violenza. Sempre con la collaborazione di Soroptimist International d’Italia, è stato esteso alle province di Milano, Torino e Roma l’utilizzo del sistema “Mobile Angel”. Il progetto prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme da polso del tipo “smart watch”, che consente, in caso di necessità, di inviare richieste di intervento alla centrale operativa dell’Arma che può localizzare immediatamente la vittima e inviare una pattuglia sul posto”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)