Commemorazione del Commissario Esposito ucciso a Nervi dai terroristi

Commemorazione del Commissario Esposito ucciso a Nervi dai terroristi
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Su di un autobus pieno di passeggeri. Aveva 36 anni, sposato e con due figli di 5 e 6 anni

Antonio Esposito

– Stamani, in via Pisa 56, la cerimonia commemorativa del 47° anniversario dell’attentato terroristico al Commissario Capo Antonio Esposito, ove, alla presenza della vedova Esposito, Ispettore Capo della Polizia di Stato in pensione, dei due figli, dei nipoti e delle Autorità cittadine, è stata deposta una corona presso la lapide in suo ricordo.

Commissario Antonio Esposito ucciso a Nervi 3

Si torna al 21 giugno 1978, quando Esposito a bordo dell’autobus 15 si stava recando al lavoro al Commissariato di Nervi. Alle 8.40, all’altezza di via Pisa, poco prima della fermata, due uomini gli si avvicinarono, aprendo immediatamente il fuoco. Tra il panico dei passeggeri, uno degli attentatori continuava a sparare sul Commissario Capo, ormai a terra. Poco dopo, due terroristi e un terzo complice fuggirono verso via Giordano Bruno, utilizzando una Fiat 128.

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Aveva 36 anni, sposato e con due figli di 5 e 6 anni, dirigeva da alcuni mesi il Commissariato di Nervi, dopo essere stato Responsabile del Nucleo antiterrorismo della Questura di Genova, partecipando a numerose indagini, tra cui quella sull’attentato di Salita Santa Brigida, costato la vita al Procuratore Generale della Repubblica Francesco Coco e ai due uomini della scorta, il brigadiere di Pubblica Sicurezza Giovanni Saponara e l’appuntato dei Carabinieri Antioco Dejana.

Commissario Antonio Esposito ucciso a Nervi 2

In passato, aveva lavorato nella squadra politica della Questura di Torino, distinguendosi in numerose indagini che portarono all’arresto di alcuni membri delle brigate rosse, lavorando fianco a fianco con il brigadiere Giuseppe Ciotta ed il maresciallo Rosario Berardi, anch’essi vittime di attentati terroristici a Torino.

Indagini che hanno contribuito ad istruire a Torino il primo processo in Italia contro i terroristi che, dopo diverse sospensioni, sarebbe ripreso proprio il 21 giugno 1978.

Dirigenti e Funzionari della Questura genovese si sono stretti ai familiari, rinnovando la memoria del collega, medaglia d’oro al valor civile, e il proprio quotidiano impegno al servizio della collettività.

 

G. D.

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