Toscani prima offende il “ponte Morandi”, poi parla di strumentalizzazione

Toscani prima offende il “ponte Morandi”, poi parla di strumentalizzazione
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Tanta solidarietà verso Genova, ma una triste pagina di infelice comunicazione

Toscani: <<Ma a chi interessa che caschi un ponte, ma smettiamola…>>

Con queste terribili parole riferite al “Ponte Morandi”, il fotografo Oliviero Toscani si è rivolto a Geppi Cucciari e Giorgio Laurom, conduttori di “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1, nel contesto di un discorso che riguardava una foto dove appaiono i vertici del movimento Sardine, Luciano Benetton e lui stesso, Oliviero Toscani.

Sebbene la trasmissione venga definita “Il talk show più irriverente della radiofonia italiana: ogni giorno esponenti del mondo della politica, dello spettacolo, della cultura e dello sport sono protagonisti di interviste caratterizzate da una inarrestabile carica di ironia”, i conduttori hanno immediatamente preso le distanze anteponendo la disgrazia, dove è bene non dimenticare che sono morte 43 persone, all’espressione che definire infelice appare un eufemismo.

Espressione che non è piaciuta ai familiari delle vittime cui, purtroppo, quella caduta del Morandi interessa come un macigno che condizionerà tutto il resto della loro vita.

Bucci: “Dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà”

Toti: “A noi interessa! Toscani chieda scusa”

Interessa a Genova, città colpita al cuore, che tramite il proprio sindaco Marco Bucci risponde: <<Ma a chi interessa che caschi un ponte? A 43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita in pochi minuti. A una città che ha dovuto lavorare e sta lavorando sodo per arginare i mille problemi che quel crollo ha causato. Ai cittadini genovesi che ogni giorno vivono disagi. Alle attività industriali, al porto di Genova, alle aziende che lavorano in città. Un crollo come quello di ponte Morandi e la sua ricostruzione dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà>>. In concerto il presidente della Regione Giovanni Toti <<Nessuno offenda le 43 vittime di Ponte Morandi, nessuno offenda genovesi e liguri che tanto hanno sofferto. Genova non si tocca, è simbolo di forza, resilienza e rinascita per tutto il Paese. Dopo il nostro post di ieri ci sta arrivando solidarietà da ogni parte d’Italia! Grazie a tutti voi, da nord a sud uniti da un solo sentimento: A noi interessa! Toscani chieda scusa…>>

Ardenti (Lega): “Depositato odg in Regione per non concedere più alcun sostegno a eventi liguri con Oliviero Toscani”

<<Oliviero Toscani sarà anche un gran fotografo professionista e strapagato, ma come uomo a me pare talmente ingenuo e sprovveduto a fare pubblicamente certe dichiarazioni sulla tragedia del crollo del Ponte Morandi che si potrebbe definire un povero belinone. A lui non interessa? A tutti noi sì>>. Lo ha dichiarato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega).

<<In ogni caso – ha aggiunto Ardenti – stamane ho depositato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale a non concedere più alcun contributo, patrocinio, sponsorizzazione in nessun evento sul territorio ligure dove vi sia la partecipazione in qualsiasi forma del signor Oliviero Toscani, almeno fino al ricevimento di scuse ufficiali prima di tutto ai parenti delle 43 vittime e poi a tutti i cittadini genovesi e liguri.

Voglio vedere se in consiglio regionale si annidino delle ‘sardine’ e quindi se i colleghi del Pd e del M5S avranno il coraggio di votare contro l’ordine del giorno della Lega schierandosi a favore delle pubbliche dichiarazioni di Oliviero Toscani>>.

Pd Liguria e Genova: “Lo Stato non conceda più di gestire il bene pubblico a gruppi industriali e finanziari che stanno dimostrando di aver anteposto il profitto all’interesse pubblico e alla dignità umana”

E puntuale il comunicato dei Gruppi Pd Liguria e Pd Genova in consiglio regionale e comune: <<Il crollo del Ponte Morandi, con le sue 43 vittime e le sue conseguenze sulla vita di tante persone – tra cui sfollati, lavoratori, attività economiche, il porto – è stata una grande tragedia genovese e nazionale. Tutte le istituzioni e le forze politiche hanno agito da allora senza divisioni di parte, impegnandosi al meglio per sostenere le vittime, gestire l’emergenza in cui ancora siamo e fare ogni cosa perché Genova abbia di nuovo il suo ponte e un futuro. Le affermazioni di Oliviero Toscani sono violente, indegne, disumane e ignoranti. Questo signore dovrebbe scusarsi e comunque ci auguriamo che i media non diano più spazio a chi per un briciolo di visibilità è disposto all’orrore. Anche questo episodio conferma, infine, la necessità che lo Stato non conceda più di gestire il bene pubblico a gruppi industriali e finanziari che stanno dimostrando di aver anteposto il profitto all’interesse pubblico e alla dignità umana>>.

Vaccarezza (Cambiamo): “Toscani va licenziato. O lo fanno i suoi padroni, o saremo noi a licenziare loro”

Anche il savonese Angelo Vaccarezza del gruppo regionale “Cambiamo” ha espresso tutto il suo disappunto: <<Ritengo sinceramente insufficiente la presa di distanza da parte della famiglia Benetton nei confronti di Oliviero Toscani per la vergognosa esternazione di ieri. Il rispetto nei confronti di chi il 14 agosto 2018 ha perso un familiare è un imperativo, e la punizione per una frase atroce come quella pronunciata dal fotografo non si esaurisce in una mera presa di distanza: Oliviero Toscani va licenziato. O lo fanno i suoi padroni, o saremo noi a licenziare loro, evitando, da oggi in poi, di entrare in ogni negozio a marchio Benetton. Toccarvi nell’unico punto a voi caro, il portafogli, è l’ultimo tentativo di vedere nel vostro comportamento un sussulto di dignità>>.

Toscani: “Solamente la cattiveria può strumentalizzare una cosa simile”

Dopo una giornata che ha visto lo sdegno verso le parole del fotografo, Toscani fa sentire la propria voce con un post sul suo profilo Facebook Studio: <<Mi dispiace che parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte. Solamente la cattiveria può strumentalizzare una cosa simile. A me, come a tutti, quella tragedia interessa e indigna, ma è assurdo che certi giornalisti ne chiedano conto a me>>.

Toti: “Almeno “Scusa” poteva dirlo”

Giovanni Toti gli ha immediatamente replicato così: <<Ecco la risposta di Oliviero Toscani! Quindi siamo tutti delle persone cattive che strumentalizzano? L’Italia intera si è schierata con Genova e con i parenti delle 43 vittime di Ponte Morandi perché le sue parole le abbiamo sentite tutti! Almeno “Scusa” poteva dirlo. O sbaglio? Comunque ancora una volta abbiamo dimostrato di essere una grande comunità, che non si fa piegare e insultare da nessuno! Questa è Genova, questa è la Liguria, questa è l’Italia!>>.

Che altro aggiungere a ciò che è già stato detto. Oggi si parla, si scrive e si legge di più, Internet ha veicolato ogni forma di comunicazione: occorre saperla usare, non farsi travolgere!

 

G. D.