Festini sesso e droga a Genova, esce il nome di Piana “Sono estraneo e lo dimostro”

Festini sesso e droga a Genova, esce il nome di Piana “Sono estraneo e lo dimostro”
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Peraltro, il nome del vicepresidente di Regione Liguria non è tra gli indagati, ma dagli atti risulta presente ad una serata

La vicenda “Sesso e droga nelle feste private con vip, 2 arresti a Genova” – QUI

Genova festini

– È un Alessandro Piana fermo e determinato quello che si è presentato ieri sera in conferenza stampa a Genova col suo avvocato, per chiarire la posizione in una inchiesta che non lo vede indagato, ma dove il suo nome compare agli atti per essere risultato presente ad un festino.

Pur nell’avvilimento di essere finito nel vortice di questa pruriginosa vicenda che vede protagonisti oltre al sesso, droga e prostituzione, Piana ci tiene a dimostrare che il 1° marzo 2022 lui era in tutt’altre faccende affaccendato, lavoro in primis.

<<Dispiace, fa particolarmente dispiacere, lo dico da padre di famiglia, da marito, essere tirato in ballo in una questione che personalmente è lontana dalla mia persona – ribadisce Piana>>.

In conferenza stampa è un fiume in piena. Non conosce i due arrestati, né alcuna escort, non è mai stato in quelle lussuose ville dove si sono consumate nottate di sesso e droga.

Prima della conferenza stampa le sue dichiarazioni erano state rilasciate nella mattinata di ieri alla Agenzia Dire – www.dire.it anche con momenti drammatici.

<<Sono in coda in autostrada che sto venendo a Genova, sono distrutto. Devo vedere il mio avvocato e poi farò una conferenza stampa. Così si fanno ammazzare le persone, è una cosa mostruosa: cosa devo fare? Devo buttarmi giù da un viadotto? Io sono completamente estraneo ai fatti: in 45 anni di vita non mi sono mai drogato, non sono mai andato a puttane e non sono mai andato a un festino. Sono un donatore di sangue, se volete vado subito a fare le analisi del sangue>>.

Queste le prime dichiarazioni dell’uomo che ovviamente si vede su tutte le prime pagine quale vicepresidente della Regione Liguria, e incalza.

<<Sono completamente estraneo ai fatti, non so perché sia uscito il mio nome, non so neanche chi siano queste persone. Non devo pensare io a chi sono queste persone, ma vorrei sapere come sono state fatte queste indagini. Mi arrabbio perché ho una famiglia. Sono veramente nervoso. Se fare politica ed essere figlio di nessuno vuol dire essere sempre esposto ad attacchi di questo tipo, vuol dire che in questo Paese non tutti possono fare politica>>.

In Alessandro Piana cresce il timore, la paura di ignote conseguenze.

<<Non sono indagato, non mi devo giustificare, non devo chiedermi con chi ho condiviso un aperitivo perché le cose che dicono di me non le ho mai fatte. Mi state chiamando in mille: giornalisti, amici. Tanto l’opinione pubblica mi ha già condannato, mi considera un drogato e un puttaniere. Ma non voglio fare la fine di Enzo Tortora: vengo a Genova e chiarisco>>.

Poi la conferenza stampa che potete ascoltare integralmente, e infine un messaggio ottimistico agli amici: <<Una giornata faticosa, ma prima o poi la verità trionfa sempre. Un abbraccio a tutti quelli che mi sono stati vicino in queste ore particolarmente difficili>>.

Il sonnecchiante autunno estivo genovese si è destato: illazioni e mugugni non mancheranno.

 

G. D.

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