Genova Principe derubati due turisti stranieri, 6 denunce e armi sequestrate
Trovata anche altra refurtiva di precedenti colpi
Genova furti – A seguito di due segnalazioni di furto ai danni di due turisti (un americano e un inglese), avvenuti il 24 maggio, la Polizia Ferroviaria della stazione di Genova Piazza Principe, ha denunciato per furto, ricettazione e possesso di armi 6 cittadini stranieri: quattro algerini, un marocchino e un francese.
Ancora una volta determinanti le immagini di videosorveglianza che hanno permesso di identificare due malviventi mentre compivano il furto; poi col cellulare di una delle vittime è stato possibile geolocalizzare le cuffie e lo smartwatch sottratti.
Il segnale portava nel centro storico, nei pressi di una struttura ricettiva. La Polizia Ferroviaria è quindi intervenuta presso l’albergo, dove ha rintracciato uno dei soggetti già individuati tramite le immagini. Durante l’intervento hanno identificato altri due giovani di origine nordafricana (un uomo ed una donna), trovando nella loro stanza le cuffiette e lo smartwatch della vittima.
Tra la perquisizione personale e quella locale, sono stati ritrovati beni appartenenti al turista americano, nonché tre grosse armi da taglio e tre bombolette spray urticante di vietata vendita. Altri accertamenti hanno consentito di individuare ospiti sospetti giunti in albergo insieme ai tre indagati, quindi sono state perquisite ulteriori stanze, all’interno delle quali è stata rinvenuta altra refurtiva, compresi numerosi oggetti appartenenti con ogni probabilità al turista inglese.
<<Gli Agenti della Polizia Ferroviaria – informano dalla Questura – hanno restituito ai due turisti i loro effetti personali, con grande soddisfazione da parte delle vittime.
Anche uno dei telefoni cellulari rinvenuti presso l’albergo è stato riconsegnato al legittimo proprietario, un cittadino straniero residente a Genova, che ne aveva denunciato il furto. Il resto è stato posto a sequestro. Resta salva la presunzione di innocenza, fino a sentenza definitiva>>.
G. D.
