Genova Squadra Mobile negli uffici del Comune, perquisiti due uffici

Due distinti procedimenti su comandante della Polizia Locale e un ex assessorare
Perquisizioni in Comune – Scossone in Comune a Genova per due procedimenti della Procura della Repubblica che riguardano: presunte violazioni di legge nella attività di prevenzione e repressione dei reati; presunti episodi di corruzione e violazione del segreto, ritenuti essere stati commessi nell’ambito dell’espletamento di cariche e mansioni pubbliche.
Il blitz della Squadra Mobile genovese è scattato stamani alle 7 presso gli uffici del Comune al Matitone, per assolvere ai decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica nell’ambito di due distinti procedimenti, tuttora nella fase delle indagini preliminari.
Il primo procedimento riguarda i reati di falsità ideologica in verbali e atti destinati alla Autorità Giudiziaria e di lesioni aggravate (suscettibili comunque di ulteriori accertamenti), che si ritengono commessi in occasione dell’accompagnamento presso gli uffici di Polizia Locale di persone controllate o arrestate, nonché di peculato di somme di denaro di un modesto quantitativo di droga leggera che allo stato si ritengono essere stati sottratti in occasione di perquisizioni e controlli, contestati ad alcuni operatori della Polizia Locale di Genova appartenenti al Reparto Sicurezza Urbana.
Il secondo procedimento riguarda:
a) Episodi di asservimento (suscettibili comunque di ulteriori accertamenti) delle proprie funzioni da parte dell’ex assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Protezione civile, Mobilità e Trasporti del Comune di Genova, in favore di quattro imprenditori, con riferimento alla trattazione di pratiche amministrative inerenti i settori dei pubblici spettacoli, della viabilità, del trasporto pubblico nonché nell’affidamento di contratti pubblici relativi all’assistenza residenziale e accoglienza di persone appartenenti a categorie socialmente vulnerabili, in particolare migranti, e tra questi i minori stranieri non accompagnati, a fronte della corresponsione (o relativa promessa) di denaro, utilità varie, nonché di un sostegno elettorale.
b) Presunte indebite rivelazioni di segreti di ufficio attribuite all’ex assessore e al comandante della Polizia Municipale riguardanti la diffusione, in prossimità delle elezioni comunali di notizie inerenti un procedimento penale riguardante un sinistro stradale in cui è stata coinvolta la candidata alla carica di sindaco.
<<Le operazioni, ancora in corso, che riguardano, quanto al secondo procedimento, anche l’acquisizione di documentazione presso gli uffici del comune di Genova, dell’Azienda Sanitaria ligure, dell’Azienda Municipalizzata Trasporti e della Prefettura – spiega il procuratore della Repubblica Nicola Piacente -, sono state delegate agli investigatori della Polizia di Stato e a militari della sezione di Polizia Giudiziaria di questa Procura – aliquota Guardia di Finanza – per gli ambiti di propria competenza.
Si precisa che le perquisizioni delegate alla Polizia Giudiziaria sono mezzi di ricerca della prova e non possono essere equiparate all’esercizio dell’azione penale nè tanto meno ad una sentenza di affermazione di responsabilità>>.
È fatta salva la presunzione di innocenza degli indagati, nonché la possibilità di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati.
G. D.