Angela, da Verbania al San Paolo di Savona per una operazione salvavita al cuore

Angela, da Verbania al San Paolo di Savona per una operazione salvavita al cuore
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Intervento eseguito dall’equipe di elettrofisiologia

Savona San Paolo – Portatrice da diversi anni di un pacemaker bicamerale, Angela è una signora residente a Verbania ed il suo impianto presenta purtroppo una rara complicanza: infezione del dispositivo con necessità di estrazione degli elettrocateteri.

Si tratta di un intervento elettrofisiologico particolarmente delicato, specie per un soggetto fragile.

Il caso arriva all’elettrofisiologia dell’Ospedale di Savona, al termine di consulti e studi la paziente dalla Cardiologia dell’ospedale di Domodossola, diretta dal Dottor Alessandro Lupi, viene presa in carico dall’equipe savonese, che esegue la procedura di intervento in sicurezza e con la massima efficacia, tanto che dopo tre giorni può tornare all’ospedale di riferimento per proseguire la degenza.

Ora Angela è a casa e sta bene in attesa di impiantare il mese prossimo un nuovo pacemaker.

“Lo scorso anno nel mese di febbraio sono stati eseguiti, per la prima volta assoluta in Liguria, due delicatissimi interventi di estrazione di elettrocateteri – commenta il Responsabile della Struttura semplice di elettrofisiologia dell’Ospedale San Paolo di Savona, dr. Francesco Pentimalli -.

In caso di malfunzionamento o di infezione locale, la sola terapia medica è associata ad un elevato rischio di recidiva o di morte, per cui viene indicata la procedura di estrazione che permette di rimuovere gli elettrocateteri di pacemaker o di defibrillatori precedentemente impiantati. Nella situazione di malfunzionamento, una volta eseguita l’estrazione, si può reimpiantare immediatamente l’elettrocatetere, invece, in caso di infezione è necessario somministrare prima una terapia antibiotica sistemica per alcune settimane”

Nel febbraio 2022 i cardiologi Francesco Pentimalli, Luca Bacino, Stefano Cornara e Matteo Astuti hanno eseguito con successo le prime procedure di estrazione.

“É anche in questo contesto – sottolinea il dr. Pietro Bellone, direttore della S.C Cardiologia Levante – che trova riscontro l’importanza di questa nuova sala angiografica. In precedenza, i pazienti con queste problematiche venivano inviati al più vicino centro dotato di cardiochirurgia, il San Martino di Genova, con prevedibili problematiche legate alle liste d’attesa (conseguenti “fughe” di pazienti verso altre regioni), complicazioni logistiche e di costi non trascurabili, oltre a disagi per i parenti, costretti a numerosi spostamenti verso il capoluogo della nostra regione. La soluzione della sala operatoria dotata di angiografo, grazie ad una convenzione tra Asl2 e la Cardiochirurgia dell’Irccs San Martino, consente invece di trasferire l’equipe dei cardiochirurghi di Genova, i quali assistono alla procedura e intervengono soltanto in caso di necessità”.

Si tratta di operazioni logisticamente complesse in quanto necessitano della presenza di un’equipe cardiochirurgica in stand-by per prevenire eventuali complicanze, resa possibile dalla stretta collaborazione con la cardiochirurgia dell’Irccs San Martino.

Ed è per questo che si è formato un gruppo specializzato multidisciplinare dedicato agli interventi, composto da una squadra cardiologica per le procedure di emodinamica; i cardiochirurghi della Cardiochirurgia dell’Università di Genova che a turno raggiungono l’Ospedale di Savona per assistere agli interventi e la squadra degli anestesisti, il tutto coadiuvato dallo staff infermieristico della Struttura stessa e della sala operatoria oltre ai Tecnici Sanitari di Radiologia medica.

“Tutta questa complessa organizzazione ha permesso di fare un grande passo in avanti rispetto al passato, che proietta ancora di più la Cardiologia di Savona come centro di riferimento per tutto il comprensorio – afferma Bellone -. In futuro potremo realizzare altri interventi ad alta complessità presso la sala operatoria con angiografo dell’ospedale San Paolo di Savona, evitando che molti dei nostri pazienti siano costretti a migrare fuori regione per essere sottoposti ad innovative opzioni terapeutiche”

“L’alta professionalità dei nostri specialisti e di tutto il personale sanitario e le sempre più avanzate tecnologie ci consentono di migliorare l’offerta nei confronti dei bisogni di salute dei cittadini savonesi e non solo – conclude il commissario straordinario Michele Orlando -.

Con i prossimi investimenti, grazie anche ai fondi del Pnrr, potremo fornire ulteriori risposte rivolte sia alla diagnostica sia alla cura delle diverse patologie. Tra le strumentazioni in fase di acquisizione è già stato deliberato l’acquisto di un nuovo angiografo cardiologico per la sala elettrofisiologia dell’Ospedale di Savona (in sostituzione di quello attuale) con inizio dei lavori previsto nel primo semestre del 2024 ed un nuovo angiografo vascolare per l’Ospedale di Pietra Ligure”.

 

G. D.