Nuova viabilità a Vado tra via Aurelia e galleria Carrara, di fronte Molo 8.44

Nuova viabilità a Vado tra via Aurelia e galleria Carrara, di fronte Molo 8.44
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Il collegamento migliora la circolazione urbana rendendo più agile l’accesso al Port Gate di Vado Gateway

Vado Ligure viabilità – Oggi è stata inaugurata la nuova strada di fronte il centro commerciale Molo 8.44 che, sostituendo il vecchio tracciato di via Trieste, attraverso il nuovo viadotto connette direttamente la zona della Galleria Carrara con la via Aurelia.

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Attraverso una nuova rotatoria si è potuta collegare la viabilità cittadina con l’area artigianale di via alla Costa.

Erano presenti il commissario straordinario dell’AdSP Paolo Piacenza e le massime autorità del territorio di Savona – Vado Ligure, tra i diversi obiettivi raggiunti una più efficiente separazione del traffico pesante diretto in porto e nelle aree industriali da quello urbano, un miglioramento delle caratteristiche funzionali del tracciato e dell’illuminazione, l’eliminazione di un passaggio a livello creando un collegamento in quota per i veicoli e per i pedoni e il recupero di spazi funzionali adibiti a parcheggi pubblici e aree verdi.

Vado Ligure Taglio del nastro

<<L’apertura di questa nuova infrastruttura, nei tempi previsti dal cronoprogramma – spiegano dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale -, centra un obiettivo di duplice valenza, sia per il porto che per la città: agevolare l’accesso dei mezzi pesanti diretti ai terminal logistico portuali e snellire il traffico urbano riqualificando, al contempo, porzioni di aree limitrofe sottoutilizzate e in parziale stato di abbandono. Infatti, tutti gli spazi disponibili sottostanti il nuovo viadotto e la relativa rampa, nonché ulteriori aree di intersezione dei tracciati stradali, sono stati utilizzati per realizzare aiuole verdi e circa 120 parcheggi che verranno messi a disposizione della cittadinanza.

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L’esecuzione dei lavori, appaltati alla Rti Fincosit e Giuggia Costruzioni per un valore complessivo di 20 milioni di euro e avviati nel dicembre del 2021, ha previsto diverse fasi, tra cui la realizzazione delle fondazioni, con l’infissione di circa 250 micropali lunghi 20 metri e delle colonne in cemento armato che sostengono gli oltre 100 metri di sviluppo dell’impalcato metallico del nuovo viadotto.

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Più che per la lunghezza, la progettazione dell’impalcato è stata complessa a causa della geometria del tracciato che presenta due svolte opposte e pendenze variabili per superare la sottostante ferrovia, senza un singolo tratto in rettilineo. In pratica, ogni punto del viadotto ha una curvatura diversa, quindi ogni appoggio ha un orientamento particolare, e tutte le porzioni di travi presentano diverse misure.

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I conci della struttura metallica sono stati assemblati e saldati in officina, trasportati in cantiere e poi collegati, come i pezzi di un puzzle, per mezzo di unioni bullonate. Le tempistiche di esecuzione di ciascuna fase di cantiere sono state studiate per minimizzare il disagio alla circolazione del traffico – concludono ->>.

 

G. D.