Riapertura Cup: per la sinistra caos totale, per il centrodestra 33mila chiamate accettate e 7200 prenotazioni

Riapertura Cup: per la sinistra caos totale, per il centrodestra 33mila chiamate accettate e 7200 prenotazioni
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Anche i Cup sono “linfa” per le prossime elezioni regionali di settembre

Viale (Lega): “Primo giorno di riapertura del servizio Cup in Liguria. Complessivamente, dalle 8 alle 17, le chiamate accettate sono state 32.985. Le prenotazioni effettuate sono state circa 7.200”

Il tempo medio di attesa per parlare con un operatore del call center Cup è stato di soli 231 secondi, considerando che normalmente le chiamate giornaliere sono 8mila, ossia un quarto rispetto a quelle di oggi”.

Lo ha dichiarato oggi l’assessore alla Sanità e consigliere regionale Sonia Viale (Lega).

“Abbiamo potenziato le postazioni – ha spiegato Viale – con 100 operatori. Inoltre, il call center Cup 800098543 che si affianca per le prenotazioni a medici di Medicina generale e farmacie, sarà aperto in modalità straordinaria anche mercoledì 24 (festa di S. Giovanni Battista patrono di Genova) e sabato 27 dalle 8 alle 13.

Ricordo che per le classi U (urgente) e B (breve) le prenotazioni restano garantite su tutto il territorio regionale. Per gli esami di laboratorio l’appuntamento è da prenotare tramite il Cup regionale o le farmacie sul territorio.

Vorrei anche sottolineare che delle circa 200mila prestazioni annullate per l’emergenza coronavirus, a oggi il 60% circa è stato recuperato”.

La versione del centrosinistra in consiglio regionale è di tutt’altro parere.

Per il Gruppo Pd è “Farsa Cup, ha riaperto gli sportelli ma le prenotazioni si effettuano solo al telefono e chi ha prenotato prima dell’emergenza covid deve ricominciare daccapo”

“Il Cup ha riaperto nel caos totale. Come era facile prevedere, dopo il lungo periodo di chiusura causata dall’emergenza Covid-19, per riattivare il servizio di prenotazioni mediche con efficienza sarebbero state necessarie opportune ed eccezionali misure organizzative, che invece sono state trascurate.

Oggi – dicono – i cittadini che si sono recati allo sportello per effettuare le prenotazioni mediche, alla richiesta di prenotazione si sono visti consegnare un foglio con il numero verde da chiamare, con la spiegazione che questo è l’unico modo per averla. Così la riapertura del Cup è una farsa. Da quattro settimane chiediamo inutilmente che vengano utilizzati anche tutti gli ambulatori e centri diagnostici privati per assorbire le richieste bloccate da quattro mesi.

Oggi la linea del Cup è intasata – continuano dal Pd – e molti non sono riusciti a parlare con qualcuno. Inoltre, avevamo chiesto all’assessore Viale attraverso un’interrogazione il cui primo firmatario è stato Mauro Righello, che i cittadini con le prenotazioni già fissate, ma bloccate a causa dell’emergenza, fossero richiamati direttamente dal Cup per confermare o modificare la prenotazione, al netto delle urgenze e degli aggravamenti. Sarebbe stato un servizio utile e rispettoso di un calendario già fissato e disatteso per cause di forza maggiore, ma per cui il cittadino aveva già espletato tutte le procedure e i pagamenti.

Anche questa richiesta – concludono – è stata ignorata: chi aveva già prenotato visite fissate nei mesi di chiusura, deve ricominciare daccapo l’iter della prenotazione”.

Rincara la dose Gianni Pastorino di Linea Condivisa con “Falsi annunci circa la riapertura dei Cup. Un altro disastro del duo Toti – Viale”

“La frittata è fatta” dichiara, per rendere l’idea circa l’annuncio della Giunta Toti sulla riapertura dei Cup, il vicepresidente della Commissione regionale Sanità Gianni Pastorino, che prosegue: “dopo aver rinviato per giorni e giorni la riapertura dei Cup, e dopo averla annunciata per il 22 giugno, si scopre che una parte consistente degli uffici è materialmente chiusa, e l’altra non può erogare prestazioni, generando una totale confusione. Questa mattina, per le scarse informazioni fornite da Regione Liguria e Alisa, si sono presentate numerose persone davanti ai Cup, convinti di poter prenotare la propria visita, peccato però che al momento le prenotazioni si possano fare solo attraverso call center, studi di medicina generale, farmacie, ecco perché quei pochi CUP aperti non possono espletare le proprie funzioni.

In realtà la finalità dei Cup distrettuali, questa mattina, è quella di calmare gli animi della popolazione. Questo è un altro fulminante esempio della gestione sanitaria della Giunta Toti: si capisce ancora una volta come non vi sia contezza da parte di questa Amministrazione che la Liguria sia una delle Regioni più anziane di Europa, e che tale fascia di popolazione in particolare non può, e non deve, essere lasciata sola, abbandonata, da un livello di disorganizzazione che ogni giorno ci lascia senza parole.

I disastri gestionali dell’assessore Viale e di Alisa si possono così riassumere: enormi disagi per utenti e operatori, che si trovano a sostenere un difficoltoso impatto con la popolazione, non per loro scelta, ma per incapacità manifeste di chi è chiamato a governare, si spera ancora per poco. Insomma, un’altra giornata da ricordare per l’inezia della Giunta Regionale, sulle spalle della comunità ligure”.

(nella foto Sonia Viale con le colleghe all’uscita dalla Commissione che ha approvato il 13 ottobre quale “Giornata di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico”, ora manca l’approvazione del Parlamento)

 

G. D.