Sassello merita la Bandiera Arancione? Il cittadino la conosce?

Sassello merita la Bandiera Arancione? Il cittadino la conosce?
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Alcuni interrogativi dietro la conferma della certificazione per il triennio 2024/2026

Sassello Bandiera Arancione – Se nell’articolo “Touring Club conferma la Bandiera Arancione a Sassello” – leggi QUI – RedazioneNews ha raccontato le origini e l’importanza che riveste il vessillo, ora affronteremo ed entreremo nel merito di questo “premio”.

Fin dalla sua origine Sassello non ha mai chiesto sconti per ottenerla, nonostante l’abbia “inventata”, anche se poi dal 1999 ad oggi gli è sempre stata concessa. Quindi si tratta di un premio che si ripete da ben 25 anni. Sempre meritato?

Difficile poterla ottenere senza una azione comune tra Amministrazione Comunale, operatori commerciali e cittadini. Bandiera Arancione significa qualità della vita, qualità turistica sia per i residenti sia per gli ospiti che scelgono il paese: accoglienza, ambiente, arredo urbano, attrazioni, ricettività, servizi, strutture, tradizioni. Difficile progettare tutto questo senza un’azione collettiva.

La Bandiera Arancione non è solo uno stendardo da appendere sul pennone alla Bastia Sottana o sul Palazzo comunale, ma un piano di lavoro atto ad incrementare l’economia turistica di un paese e migliorare la qualità della vita di chi ci vive e opera.

Purtroppo, ho l’impressione che, se si stendesse un sondaggio tra cittadini e turisti, ben pochi saprebbero dire cosa è la Bandiera Arancione e, soprattutto, perché ci è stata concessa ancora una volta fino al 2026.

Sassello ancora Bandiera Arancione

Non resta che confidare nell’attuale Amministrazione, giovane ed entusiasta, perché migliori la qualità della vita sassellese e spieghi, magari con incentivi, cosa è questo premio che in altre realtà sta portando benefici e consensi.

Vedere in un vaso un fiore che muore di sete accanto alla porta di un negozio, non ha nulla a che vedere con qualità e accoglienza.

Vedere un proprietario seguito dal cane mentre l’animale deposita un “ricordino” in piazza Concezione (ieri), quindi lasciata lì, non ha nulla a che vedere con qualità e accoglienza.

Vedere un centro storico alla mercé delle auto, non ha nulla a che vedere con qualità e accoglienza.

O forse non si vede alcunché, perché meglio non vedere?

 

G. D.