Mioglia si è insediato Borreani che apre a tutti i cittadini, e il comprensorio?
Un discorso di giuramento che fornisce tanti spunti
Mioglia Comune –
Ieri, sabato 22 giugno, il sindaco Gianpiero Borreani ha giurato e si è insediato sul gradino più alto del paese.
Un lungo discorso che ha toccato tanti temi e che mostrano tutte le emergenze di un piccolo comune, specie in una area di confine.
Abbiamo messo a fuoco alcuni punti che avremo modo di verificare nei cinque anni di governo. Il primo pensiero del neosindaco è quello di una scelta tra l’essere un “sobborgo delle città d’intorno” o “ritrovare una propria identità”
<<Tanto più, provo oggi questi sentimenti, dal momento che mi trovo ad assumere l’incarico in un momento cruciale della vita di questa comunità, che deve scegliere se vuole rassegnarsi ad un tramonto, magari anche sereno, divenendo sobborgo delle città d’intorno, dove si svolge la vita lavorativa “vera”, o con uno scatto d’orgoglio provare a mantenere, o meglio ritrovare, una propria identità, una vita sociale propria che non può essere disgiunta da una ripresa della capacità di produrre, nei due sensi connessi di attività economica e culturale>>.
Per chi, come Borreani, ha trascorso due legislature nei banchi dell’opposizione, egli si duole della mancanza di contradditorio politico.
<<La mia candidatura è stata il prodotto della difficoltà d’individuare una persona che intendesse assumerla. E dato che se n’è resa disponibile una sola, mi trovo, forse per la prima volta nella storia del paese, certo negli ultimi vent’anni, senza una minoranza che possa svolgere il fondamentale ruolo di controllo, proposta, stimolo, e collaborare così, nel dialogo costruttivo tra diversi e magari inizialmente opposti punti di vista, all’individuazione delle migliori soluzioni possibili>>.
Da qui una proposta al paese.
<<Proprio per questo, la mia proposta ai cittadini di Mioglia è appunto quella di trovare tale confronto in un dialogo continuo, anche serrato, tra l’amministrazione e le istanze e rappresentanze degli stessi cittadini.
Non intendiamo formulare un semplice auspicio, di quelli destinati presto a cadere, lasciano il posto ad una separazione di fatto, che si conclude fatalmente con un giudizio finale: “hanno fatto poco e niente di quello che avevano promesso” “hanno parlato bene e razzolato male”, sancendo una cesura netta tra deleganti una tantum e delegati che non sentono più la necessità di verifica continua cammin facendo.
Intendiamo invece porre in atto tutta una serie di azioni concrete e strumenti per favorire e strutturare la partecipazione. Già nel prossimo consiglio, vareremo ufficialmente la Consulta delle Associazioni, ed il Consiglio si autodeterminerà affidando ad ogni singolo suo membro incarichi di studio e lavoro, in affiancamento alla Giunta ed al Sindaco ma soprattutto in relazione diretta con i cittadini.
Le assemblee aperte nel caso di decisioni di grande impatto e rilevanza, oltre che i consigli comunali aperti, saranno non più l’eccezione, ma uno strumento ricorrente di dialogo e consultazione, del quale sono stati esordio e premessa il questionario e la riunione svolta successivamente alla presentazione della lista>>.
Infine, come molti avranno letto su alcuni giornali, la ricerca in una donna assessore da parte del neosindaco avrà fatto sorridere i più. E qui, forse, sta la vera notizia: Borreani farà un solo mandato augurandosi di poter cedere la fascia proprio ad una donna.
<<Lo dico qui perché ha suscitato un certo clamore la notizia, frutto del gusto per lo scoop dei nostri cronisti locali, per la quale pareva che Borreani si aggirasse di notte con una lampada accesa come Diogene, annunciando “Cerco una donna”: intendo porre mano allo Statuto Comunale, che non prevede un adeguato risalto, come imposto dalle norme e dalla Costituzione, al perseguimento di azioni e politiche atte a favorire la parità di genere tra uomini e donne.
Il mio orizzonte è quello di un solo mandato ed il mio obiettivo, lo dico chiaramente, è far crescere una nuova generazione di persone che vogliano impegnarsi con questo spirito per il futuro del paese, per far sì che Mioglia viva ancora. La mia maggiore soddisfazione sarebbe vedere una donna diventare, per la prima volta, sindaco di Mioglia>>.
Non abbiamo letto alcunché sul rapporto con i comuni viciniori, forse una dimenticanza. Governare un piccolo comune è una sfida oceanica a prescindere, la si potrà vincere con un forte impegno che coinvolga l’intero comprensorio. Visti gli ultimi decenni, da soli non si va lontano.
G. D.