Liguria corruzione: domani parla Toti (forse). Maggioranza compatta, minoranza di più

Liguria corruzione: domani parla Toti (forse). Maggioranza compatta, minoranza di più
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Le dimissioni del presidente attendono le europee?

Liguria corruzione

– Dopo il terremoto giudiziario dei giorni scorsi che ha portato ad arresti eccellenti tra politici, amministratori e imprenditori, arriva una precisazione dalla Procura della Repubblica circa l’ora dell’arresto del presidente Giovanni Toti.

<<Con riferimento alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione in relazione all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa in data 6 maggio dal Gip del Tribunale di Genova – afferma il Procuratore della Repubblica Nicola Piacente -, secondo le quali l’intervento, in occasione della esecuzione della misura cautelare nei confronti del Presidente della Regione Liguria  Giovanni Toti sarebbe avvenuto alle ore 3 del 7 maggio, la Procura della Repubblica ritiene doveroso puntualizzare che, come risulta dagli atti, gli Ufficiali di polizia giudiziaria del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Genova della Guardia di Finanza incaricati hanno intrapreso le operazioni dopo le ore 7. In base a quanto emerge dagli atti le stesse si sono svolte nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e della dignità della persona>>.

Oggi e… domani

Sul fronte giudiziario oggi si è tenuto l’interrogatorio dell’ex presidente dell’Autority Portuale Paolo Emilio Signorini che si è avvalso della facoltà di non rispondere, come ha dichiarato il suo avvocato. Una volta letti gli atti e studiate le carte che lo riguardano dovrebbe rispondere alle domande degli inquirenti, nel frattempo resta in carcere a Marassi.

Domani, venerdì 10 maggio, sarà interrogato Toti, attualmente agli arresti domiciliari. La giornata potrebbe riservare sorprese anche in campo politico, i suoi alleati in consiglio regionale hanno confermato il sostegno al presidente, certo, c’è grande imbarazzo in piazza De Ferrari. Forse si “tirerà a campare” fino alle elezioni europee e poi nulla sarà escluso, dimissioni del presidente comprese.

Dimissioni che vengono richieste a gran voce dai vari gruppi di opposizione dopo l’inchiesta Liguria corruzione.

Mirabelli (PD) “Il centrodestra dimostra scarsa sensibilità istituzionale”

“Le reazioni del centrodestra all’inchiesta che ha coinvolto Toti e molti esponenti di primo piano della Pubblica Amministrazione e delle imprese liguri sono significative. Trincerarsi dietro il garantismo dimostra scarsa sensibilità istituzionale. È vero e giusto aspettare il terzo grado di giudizio per capire se ci sono responsabilità penali ma ciò non toglie che, dalle indagini, emerge un quadro in cui non era l’interesse pubblico a guidare le scelte della Regione Liguria – commenta il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato -.

O si riconosce che questo è un vulnus e una grave responsabilità politica più che sufficiente per giudicare e chiudere definitivamente quella esperienza amministrativa, o si allontana ancora di più la politica dai cittadini”.

Pastorino (Linea Condivisa) “Toti si dimetta e si vada subito a elezioni”

“Ci sono due questioni che emergono dalle recenti vicende che vedono la Procura della Repubblica impegnata nell’applicazione di misure cautelari nei confronti del presidente Giovanni Toti, di Paolo Emilio Signorini e altri imprenditori e personalità del panorama genovese e ligure con l’accusa di corruzione: la prima di carattere giudiziario in cui la magistratura penale deve fare il proprio corso, senza che nessuno, come già successo, faccia inopportune illazioni sull’operato – dichiarano il capogruppo di Linea Condivisa in consiglio regionale Gianni Pastorino e la presidente di Linea Condivisa Rossella d’Acqui -.

La seconda di carattere politico in cui si evidenzia che la maggioranza in Consiglio Regionale sta perdendo i pezzi ormai da anni e gli eventi di questi giorni hanno definitivamente affossato politicamente la maggioranza e la Giunta Toti.

Riteniamo il passaggio del testimone e la consegna, ad interim, della guida della Regione al vicepresidente Piana inopportuna e inadeguata”.

Rifondazione “Sabato in piazza a Genova con i comitati contro il malaffare”

“Aderiamo convintamente alla manifestazione regionale di sabato 11 a Genova indetta da numerosi comitati ed associazioni impegnate da anni nella difesa del territorio ed a salvaguardia dell’ambiente con partenza ore 14 in via Fanti d’Italia – Metro Principe – il punto della segreteria regionale di Rifondazione Comunista Liguria -.

Di fronte allo scenario scoperchiato dall’inchiesta che ha portato all’arresto del Presidente della Regione e di numerosi esponenti del mondo politico ed imprenditoriale ligure, l’iniziativa assume oggi ancora maggior importanza.

La parola torni alla politica, quella buona, che non antepone l’interesse privato al bene comune, quella cioè che non si può fare “per conto” dei cittadini, con la semplice delega, ma tutti insieme dal basso”.

 

G. D.