Fake news, nessun bonus Irpef Draghi in agosto e settembre

Fake news, nessun bonus Irpef Draghi in agosto e settembre
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Importante precisazione della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su notizie che circolano in rete su stipendi più ricchi in agosto e settembre

Fake news «Una comunicazione fuorviante e assolutamente inopportuna – afferma Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Cdl – visto l’effetto sulla platea dei destinatari e la difficoltà economica in cui versa una larghissima parte della popolazione».

Detrazioni fiscali di lavoro dipendente e bonus Irpef non sono cambiate rispetto agli anni precedenti. L’erogazione avviene di regola durante l’anno di maturazione con le buste paga mensili e il datore di lavoro è obbligato ad effettuarle.

Una precisazione della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che diventa importante dopo le fuorvianti fake news che, complice l’effetto virale dei social, stanno circolando in rete.

Secondo tali notizie, pare attribuite a un’importante organizzazione sindacale, i lavoratori dipendenti, ma anche i pensionati, potranno trovarsi una bella sorpresa: con le buste paga di agosto e settembre, infatti, otterranno un salario più ricco e succoso con il bonus Irpef di quest’anno. Ma da dove arriverebbe questo rimborso?

Secondo l’informativa sindacale, si tratterebbe del rimborso delle detrazioni Irpef che potrà essere ricevuto da tutti i dipendenti e per legge non potrà essere inferiore a 690 euro, ma l’importo massimo previsto per quest’anno è pari a 1880 euro. Per i lavoratori a termine, il rimborso sarebbe di importo non inferiore a 1380 euro.

Nessun nuovo bonus Irpef con le buste paga di agosto

Ad aumentare la confusione, l’attribuzione della paternità di questo rimborso, che sarebbe frutto di un fantomatico bonus Draghi, evidentemente inesistente, visto che l’esecutivo in carica dal mese di febbraio scorso non ha introdotto alcun bonus Irpef relativo alle detrazioni né, tantomeno, effettuato interventi sulle detrazioni di lavoro dipendente.

«Una comunicazione fuorviante e assolutamente inopportuna – afferma Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Cdl – visto l’effetto sulla platea dei destinatari e la difficoltà economica in cui versa una larghissima parte della popolazione».

L’ipotesi di un rimborso, peraltro d’importo limitato e sicuramente non nella misura interamente spettante, potrebbe derivare da un Modello 730 presentato dal lavoratore, ma in tal caso riguarderebbe un conguaglio tra quanto calcolato durante l’anno e quanto effettivamente spettante a fine anno.

La Fondazione ribadisce quindi che, contrariamente a quanto affermato nell’informativa sindacale e poi ripreso da alcuni organi di stampa, non è previsto nessun accumulo nella busta paga di agosto in quanto si tratta di detrazioni fiscali già riconosciute dal datore di lavoro e godute precedentemente dal lavoratore.

 

G. D.