Donna oggetto: tra i dolci dell’hotel una ragazza in costume ricoperta di cioccolato

Donna oggetto: tra i dolci dell’hotel una ragazza in costume ricoperta di cioccolato
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Succede in Gallura (Sardegna) ed esplode l’indignazione della rete

Donna oggetto – Ciascuno nel proprio intimo mangi un po’ come gli pare, ma che addirittura venga proposta su di una tavola apparecchiata in un hotel della Gallura in Sardegna, facente peraltro parte di una grossa catena, non è andata giù ad un cliente che ha pubblicato la foto sui social ed ha letteralmente “massacrato” i servizi del famoso albergo, cui stanno facendo seguito varie indignazioni del popolo del web e non solo.

L’elegante buffet di dolci con accanto distesa una donna in costume da bagno, ricoperta completamente di cioccolato, non l’ha digerita manco l’associazione consumatori del Codacons.

<<Una vergogna assoluta, episodio inquietante e da non sottovalutare, boicottare le strutture che rappresentano la donna come un oggetto – tuona il Codacons -.

Si fa un gran parlare dei diritti delle donne e poi in un attimo certe immagini sembrano riportare indietro nel tempo di cento anni, vanificando gli sforzi di chi ogni giorno si impegna per sensibilizzare su questo tema: l’immagine di una donna, equiparata a una stoviglia o a un piatto succulento, in una posa completamente passiva e oggettuale, è talmente vergognosa da non meritare commenti.

Una trovata medievale, uno scandalo vero e proprio che giustamente ora ricade su chi ha concepito un simile ‘spettacolo’.

Certo non possono bastare le solite scuse del giorno dopo per dimenticare la gravità di quanto accaduto – prosegue l’associazione -: specie se, come in questo caso, la catena alberghiera coinvolta sembra non aver afferrato che l’episodio, gravissimo, non riguarda la sensibilità individuale di chi ha denunciato l’accaduto, come sembra emergere dalla replica diffusa sul web (“Stiamo intraprendendo azioni immediate per […] garantire che in futuro nessun cliente debba sentirsi offeso in alcun modo”), ma ha a che fare con una questione di dignità e rispetto della donna che riguarda l’intera nostra società.

Il Codacons, che da anni porta avanti insieme a Miss Italia un progetto per la tutela delle donne vittime di stalking e di violenza, stigmatizza questo episodio inquietante e da non sottovalutare, e – conclude il Codacons – invita i consumatori a denunciare scene del genere ovunque si verifichino, boicottando le strutture che si rendono protagoniste di simili oscene rappresentazioni>>.

Decisa e ferma anche la reazione dell’onorevole Laura Boldrini.

<<Sei in vacanza con tua figlia adolescente, vai a goderti il fresco a bordo piscina nell’hotel e lì, sulla tavola dove è stato apparecchiato un buffet coi dolci, assieme a bignè e canestrini di frutta ci trovi stesa una ragazza in costume da bagno completamente ricoperta di cioccolata.

Una cosa da non crederci. Ma come si può concepire un’idea così raccapricciante?

E lascia interdetti la giustificazione addotta dalla catena cui appartiene l’hotel sardo in questione: «Stiamo intraprendendo azioni immediate per affrontare questo episodio in modo costruttivo e per garantire che in futuro nessun cliente debba sentirsi offeso in alcun modo». Come se si trattasse di un fatto di rammarico individuale, soggettivo, e non dell’esposizione del corpo di una ragazza come fosse una stoviglia, calpestando la dignità di una lavoratrice>>.

Il fanatismo sessuale giapponese lo identifica in “Nyotaimori”, che poi altro non è che letteralmente “servire (i cibi) sul corpo femminile”. Correlata alla sitofilia, ovvero feticismo legato al cibo dove i “presenti” si eccitano mangiando dal corpo di un’altra persona.

In certi ristoranti di lusso americani, presumo privati, la definiscono body sushi o naked sushi.

 

G. D.