Decreto autovelox contro le multe selvagge. Prime reazioni della Provincia di Savona
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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi il decreto volto più alla sicurezza rispetto alle casse comunali
Sul decreto vedi anche QUI
Autovelox e multe
– È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto Salvini Autovelox, un provvedimento che vuole regolare l’uso e la collocazione degli autovelox.
Dovranno essere individuate le strade con un provvedimento del Prefetto e segnalati almeno un chilometro prima fuori dei centri abitati, così come viene fissata la distanza minima che deve intercorrere tra un dispositivo e l’altro (progressiva per tipo di strada) in modo da evitarne l’accrescimento.
Non si potranno utilizzare dove esiste un limite di velocità eccessivamente ridotto: sotto i 50 Km, nelle strade urbane; per le extraurbane solo nel caso in cui il limite di velocità imposto non sia ridotto di più di 20 km rispetto a quello previsto dal codice per quel tipo di strada (se il limite è di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h ma non per limiti inferiori).
Altra precisazione del decreto è che l’utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento è consentito solo se c’è la contestazione immediata, altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili, debitamente visibili.
Oggi, le prime reazioni degli enti locali, tra cui la Provincia di Savona.
<<Per la Provincia, la procedura rimane invariata, considerando che i nostri dispositivi di velocità, operativi potenzialmente 24 al giorno per tutto l’anno, hanno ottenuto regolare autorizzazione dalla Prefettura, in piena conformità con il codice della strada – commenta il presidente Pierangelo Olivieri -.
Inoltre, avevamo precedentemente presentato una richiesta all’Osservatorio per la Sicurezza Stradale, identificando le criticità e gli incidenti verificatisi sulle strade coinvolte.
Una questione distinta riguarda la gestione dei dispositivi noti come “velobox”, caratterizzati dal colore arancione, i quali necessitano non solo della presenza dell’apparecchiatura di rilevamento della velocità all’interno, ma anche di personale qualificato sul posto per contestare immediatamente le infrazioni e applicare le relative sanzioni.
Attualmente, qualora si rendesse necessaria l’installazione del velobox entro i confini del territorio comunale, sarà il Comune stesso a procedere con tale operazione. Tuttavia, nel caso in cui il dispositivo debba essere collocato lungo una strada provinciale all’interno del centro urbano e su richiesta del Comune, spetta alla Provincia il compito di rilasciare l’autorizzazione.
Attendiamo di esaminare – conclude – ciò che sarà ufficialmente stabilito all’interno del decreto e le relative disposizioni>>.
G. D.