Marassi, detenuto assale guardia con una lametta

Marassi, detenuto assale guardia con una lametta
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Il sindacato denuncia l’indifferenza collettiva intorno al carcere

Carcere sempre più nel caos. Voleva cambiare di cella, procedura consentita solo per motivi particolari o di opportunità, al rifiuto ha distrutto la cella e colpito una guardia con la lametta. Per fortuna è stato colpito di striscio e se la caverà in un paio di giorni.

A darne notizia è il segretario regionale del Sappe, Michele Lorenzo, il quale definisce questo episodio frutto di una gestione assente dell’istituto e per il quale si chiede un’inchiesta amministrativa.

<<E’ impensabile quanto impossibile – denuncia il Sappe della Liguria – che un istituto come quello di Marassi con 650 detenuti presenti (capienza 520) sia senza un comandante di reparto responsabile della sicurezza e senza un direttore titolare>>.

Il Sappe segnala anche una protesta dei detenuti, così come una rissa fra bande, il fuoco in una cella… Tutti episodi delle ultime scorse che palesano quanta tensione si registri nel carcere genovese.

Il sindacato ricorda quanto avvenuto nel solo 2020: <<226 colluttazioni tra detenuti, 43 ferimenti, 2 decessi, 186 gesti di autolesionismo non possono condurre all’indifferenza dell’amministrazione penitenziaria e del Ministro della Giustizia>>.

<<Questo deve essere – conclude il segretario regionale Lorenzo -, indice d’interessamento di tutte le componenti politiche del territorio, perché la sicurezza e l’incolumità di chi lavora all’interno delle carceri deve essere d’interesse comune e non elemento d’indifferenza collettiva>>.

 

G. D.

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