Saranno dedicati a Fiorentino Manganiello nuovi locali della Questura Asti

Saranno dedicati a Fiorentino Manganiello nuovi locali della Questura Asti
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Inaugurate anche le nuove postazioni di lavoro della Polizia Scientifica

Asti – Domani mattina, giovedì 16 giugno, la Polizia di Stato terrà la cerimonia di intitolazione della nuova “Area Benessere” della Questura di Asti alla memoria dell’Agente della P. di S. Fiorentino Manganiello, vittima del dovere, il cui decesso avvenne il 15 novembre 1983 a seguito di una rapina a mano armata nell’Ufficio delle Poste di questo corso Dante.

Con l’occasione saranno inaugurati anche i nuovi uffici del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica.

Tante le personalità presenti, oltre al Prefetto di Asti, alle Autorità cittadine e numerosi Questori e Dirigenti di Uffici di Specialità della regione Piemonte, nonché una rappresentanza del personale della P. di S. e dell’Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno, il Dirigente Generale della P. di S. dr. Antonio Borrelli, in rappresentanza del Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S., il Direttore del Servizio di Polizia Scientifica dr. Luigi Rinella ed il dr. Ivano Gabrielli, Direttore Reggente del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Fiorentino Manganiello lasciò la moglie, di appena 19 anni, in attesa del loro primo figlio

Inizio cerimonia alle 10,45 con deposizione della Corona al Monumento ai Caduti della Polizia di Stato situato nel cortile interno della Questura e proseguirà, dopo gli indirizzi di saluto, con la consegna del decreto di intitolazione della nuova “Area Benessere” a firma del Capo della Polizia alla signora Marinella Lepre, vedova di Fiorentino Manganiello.

Si procederà quindi alla scopertura della targa di intitolazione dell’anzidetta “Area” cui verrà impartita la benedizione del Vescovo di Asti Monsignor Marco Prastaro. A seguire l’inaugurazione dei nuovi Uffici della Polizia Scientifica con taglio del nastro e visita dei locali.

La storia

Nella tarda mattinata di quel 15 novembre 1983, l’Agente della Polizia di Stato Fiorentino Manganiello, in servizio presso la Polizia Postale di Asti, stava scortando all’interno dell’edificio delle Poste di Asti il vice cassiere dell’Ufficio che, insieme ad un commesso, aveva prelevato nella vicina sede della Banca D’Italia quattrocento milioni di lire in contanti. Un servizio di routine, che l’Agente Manganiello aveva effettuato decine di volte, ma quel giorno si sarebbe rivelato diverso.

Mentre Manganiello e i due funzionari salivano le scale che li avrebbe portati negli Uffici, un uomo col casco si avvicinò al poliziotto, gli puntò la pistola al volto e strappando di mano la valigetta col danaro a uno dei due funzionari, si diede alla fuga. Manganiello fu il primo a riprendersi dalla sorpresa: inseguì il malvivente intimandogli prontamente l’alt, ma il rapinatore fu più veloce e sparò per primo, colpendo alla gola il giovane poliziotto, di soli 23 anni, uccidendolo all’istante. L’assassino fuggì a bordo di una moto di grossa cilindrata dileguandosi nel nulla. Il triste interrogativo sull’omicidio dell’Agente Manganiello Fiorentino  è un’amarezza  che ancora oggi resta perché la Giustizia, con la G maiuscola, in questo caso non ha consentito di individuare i colpevoli.

 

G. D.