Peste suina, Piana: in 10 mesi nessuna azione efficace contro i cinghiali
“Necessari interventi urgenti per abbattimento”
Cosa chiedono i cacciatori per poter cacciare QUI
Cinghiali e cacciatori – Sono passati dieci mesi da quel 7 gennaio quando venne scoperta su di una carcassa la peste suina africana, ma da allora nessun cinghiale abbattuto e addirittura un clamoroso “sciopero” da parte dei cacciatori che nella zona di protezione non hanno ancora avviato alcuna attività venatoria.
Il consigliere regionale Alessio Piana della Lega, presidente della III commissione Attività produttive, chiede alla giunta regionale di rivedere l’ordinanza 28 giugno del commissario straordinario Ferrari, l’autoconsumo per i cacciatori, la revisione delle zone di protezione e lo stanziamento di fondi.
<<Nonostante Regione Liguria e i nostri Comuni si siano ben attivati per la salvaguardia del territorio, stante la carenza di risorse finanziarie da parte del Governo, l’emergenza della peste suina africana non si è ancora risolta e, a 10 mesi dall’inizio della Psa, non sono state avviate azioni efficaci per l’abbattimento dei cinghiali – commenta Piana -.
La Lega ha quindi presentato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale a chiedere con forza al Commissario straordinario per la Psa e al Governo di rivedere l’ordinanza del 28 giugno e di sostenere un’azione nei loro confronti affinché le disposizioni legate alle attività dei volontari nella gestione dell’emergenza vengano semplificate e garantite rispetto a eventuali rischi di azione penale.
Inoltre, di disporre urgentemente interventi straordinari al fine di avviare rapidamente le attività di controllo e depopolamento dei cinghiali – conclude Piana -; deroghe per l’autoconsumo dei capi abbattuti da parte dei cacciatori; revisioni della zona infetta; reclutamento di personale per affrontare l’emergenza; stanziamenti economici per affrontare in maniera adeguata questa situazione straordinaria sul territorio della Liguria>>.
G. D.
