Savona vendemmia: rilancio vendite, ora piano sui cambiamenti climatici

Savona vendemmia: rilancio vendite, ora piano sui cambiamenti climatici
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Anche un bando regionale in scadenza al 20 ottobre

Savona – Gli ultimi dati del report redatto da Ismea, Assoenologi e Unione italiana vini, la produzione ligure arriva 36 mila ettolitri di vino, in calo del 10% rispetto ai 40 mila del 2020; a livello nazionale: 44,5 milioni di ettolitri, in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea, sulla base delle dichiarazioni di produzione).

Anche nel savonese la Vendemmia 2021 è stata segnata da un ritardo stagionale: la raccolta delle uve Pigato e Vermentino è iniziata, nella zona costiera, nella prima decade di settembre, per poi proseguire nella seconda decade nelle aree più interne e con la successiva raccolta del Rossese.

<<I cambiamenti climatici sempre più decisivi sulla produzione e il settore vitivinicolo>>. Questo il messaggio lanciato con fermezza dal presidente provinciale Cia Savona Mirco Mastroianni, che ha presentato un primo bilancio della Vendemmia 2021.

<<La vendemmia 2021 sta andando bene nel savonese nonostante condizioni meteo non semplici per i nostri produttori, con alcune criticità diffuse a macchia di leopardo nell’albenganese e nel savonese. Siamo stati indenni sinora dalle grandinate che invece hanno colpito l’entroterra imperiese e l’alta valle Arroscia.

Da un punto di vista di quantità nella provincia di Savona stimiamo un raccolto di uve leggermente inferiore rispetto all’anno precedente, ma di qualità mediamente più elevata tutta matura, senza problemi di malattie, buon viatico per i nostri vini, che si presenteranno, nella stagione del rilancio economico, come punta di diamante del Made in Italy, eccellenza e simbolo del nostro territorio.

Dal Pigato al Vermentino, arrivando ai vini rossi Granaccia e Rossese – prosegue il presidente -, anche in questa annata potremo assicurare un alto standard qualitativo, riprendendo le vendite e la commercializzazione, in grado di sostenere al meglio la fase di ripartenza.

Le problematiche legate ai cambiamenti climatici impongono un più attento monitoraggio da parte dei vignaioli e degli enologi, oltre ad una azione maggiore di tutela e sostenibilità ambientale ed il ricorso all’agricoltura definita di precisione, occorre una vera governance capace di mettere in atto un piano concreto a sostegno dei vigneti, dei produttori, delle aziende e del futuro del settore>>.

Quanto all’export: <<I nostri vini sono stati ancora una volta protagonisti nei tradizionali mercati di riferimento. I vini Doc (Pigato, Rossese e Vermentino) e Igt (Granaccia e Lumassina) hanno tenuto e dimostrano ancora margini di aumento nella commercializzazione e vendita – conclude Mastroianni>>.

Vino Liguria vicepresidente Piana: “Oltre 228mila euro per la promozione nei paesi terzi”

Nel frattempo la Giunta regionale ha deliberato il 20 settembre oltre 228mila euro per la promozione dei vini liguri sui mercati extra-europei: 114.349 euro per i progetti regionali e 114.349 per quelli multiregionali con capofila o partecipante la Regione Liguria.

<<Continua il lavoro di sostegno alle eccellenze della Liguria – spiega il vicepresidente Piana – che ci ha dato ottimi frutti questa estate sotto il profilo del marketing territoriale e delle scelte dei consumatori sempre più consapevoli e orientate alla qualità.

Sostenere l’export e la conoscenza dei nostri vini al di fuori dei confini comunitari è un’ottima opportunità per incrementare la crescita e il rafforzamento dei brand made in Liguria>>.

La scadenza per la presentazione delle domande sarà il prossimo 20 ottobre entro le ore 12, tutte le informazioni sul sito web regionale www.agriligurianet.it

 

G. D.