Sant’Antonio Sassello Indagine in corso da parte della Magistratura, la Finanza ha chiesto informazioni

Sant’Antonio Sassello Indagine in corso da parte della Magistratura, la Finanza ha chiesto informazioni
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Dopo i numerosi decessi avvenuti nelle residenze per anziani, anche nel savonese qualcosa si muove

Le inchieste sulle Rsa – residenze sanitarie assistenziali – ha raggiunto, specie in Lombardia, alti livelli investigativi che stanno portando ad avvisi di garanzia e responsabilità penali per diversi amministratori.

Le possibili ipotesi di reato arrivano ad essere molto pesanti, poiché vanno dall’omicidio colposo all’epidemia colposa.

Anche nel savonese la Guardia di Finanza sta svolgendo indagini su Rsa e Rp – residenze protette – dove la Magistratura ha aperto alcuni fascicoli a seguito dei numerosi decessi dovuti alla Covid-19.

Fra queste Rp anche l’Ospedale Sant’Antonio di Sassello, che di ospedale ha ormai solo il nome, essendo da tempo una casa di riposo. In totale il Sant’Antonio ha, o meglio aveva, 73 ospiti, poiché degli otto ricoverati all’ospedale San Paolo di Savona, a seguito di sintomi e complicazioni dovuti alla covid19, cinque sono deceduti. Quindi ad oggi gli ospiti nella struttura sono 68.

L’apertura del fascicolo sulla rp sassellese per ora si limita ad una richiesta di informazioni da parte della Finanza su cosa è stato fatto a livello sanitario, che gli uffici di via G. Badano hanno fornito nei giorni scorsi. Quindi nessun iscritto nel registro degli indagati, così come nessun avviso di garanzia ad amministratori o operatori, come ci conferma l’amministratore unico Daniele Pitto.

Il dottor Pitto ha la funzione di direttore, così come previsto dalla legge regionale, e sta esercitando da inizio 2020, non in un momento favorevole per questo importante ruolo che sta svolgendo a tempo pieno.

<<L’ospedale – ci informa – ha uno staff di medici e personale che si stanno impegnando e lavorando molto. Purtroppo siamo anche sotto dimensionati mancando ben 9 dipendenti su 26, ma in questo momento occorre lavorare senza guardare avanti e fare previsioni.

La pandemia avrà tempi lunghi – continua – e dobbiamo essere sempre pronti. Tante difficoltà nascono dall’essere una rp dove il livello è più basso rispetto ad una rsa, specie nell’organizzazione sanitaria>>.

Cinque decessi cosa significano rispetto gli anni passati, ovvero quando il virus non c’era, e quali problemi avete incontrato a livello di attrezzature e dispositivi?

<<I numeri – precisa Pitto – dicono che durante lo stesso periodo nel 2018 gli ospiti deceduti sono stati 11, mentre nel 2019 sono stati 9. Nel 2020 un decesso a gennaio per altre patologie, e 5 in quest’ultimo mese. Da tempo abbiamo messo in sicurezza i locali e alcuni ospiti vengono controllati e sottoposti alle cure appropriate del caso.

Per i materiali eravamo già attrezzati poiché il magazzino era ben fornito di mascherine e dpi dovuti ad un problema occorso tempo fa>>.

Secondo lei quale sarà il post virus per presidi come questo?

<<Come detto la pandemia avrà una durata ancora lunga, certo l’approccio a queste problematiche andranno riviste. Strutture come queste, dove gli ospiti hanno anche patologie diverse, sono possibili focolai. Vanno sicuramente riformate sia a livello sanitario che in quello amministrativo>>.

Sulla Rp abbiamo sentito anche il sindaco di Sassello.

<<Sul Sant’Antonio siamo in continuo contatto con la struttura – afferma Daniele Buschiazzo -. Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità per tutelare gli ospiti e gli operatori. Sono arrivati prima un medico ed un infermiere della protezione civile e ora due infermieri militari per aiutare il personale. Ognuno sta facendo la sua parte>>.

Sebbene il virus sia tanto sconosciuto quanto imprevedibile, sembra che la situazione al Sant’Antonio sia quantomeno sotto controllo, così come il lavoro della Magistratura farà il suo corso.

 

G. D.