Asl2 Savona Oncologia via al progetto “Aiutare per aiutarsi”

Asl2 Savona Oncologia via al progetto “Aiutare per aiutarsi”
Spread the love

Da domani 1° luglio, obiettivo il benessere psicologico di pazienti e operatori

Aiutare per aiutarsi 

– Parte domani, martedì 1° luglio, presso la sede dell’Oncologia dell’Ospedale San Paolo di Savona, diretta dal dott. Marco Benasso, il progetto “Aiutare per aiutarsi”, un’iniziativa che mette al centro il supporto psicologico per chi affronta il percorso oncologico, siano essi pazienti o professionisti della cura.

Sostenuto dall’Associazione Amici Centro Oncologico Pietro Bianucci, con l’importante contributo della Fondazione De Mari CR Savona e la partecipazione dello Zonta club of Savona Area – Member of Zonta International, il progetto ha un obiettivo chiaro: offrire sostegno psicologico alle persone in cura e al personale medico-infermieristico del reparto, attraverso colloqui individuali e incontri di gruppo condotti da figure altamente specializzate in questo ambito.

Il programma è stato presentato ai rappresentanti e referenti di tutte le realtà coinvolte.

«L’approccio alla componente psicoemotiva della persona che affronta una diagnosi di malattia oncologica è parte integrante della cura stessa – spiega Benasso – ed è sempre più dimostrato anche scientificamente quanto un adeguato supporto emotivo possa incidere positivamente sul percorso di cura.»

L’affiancamento costante sarà continuo, in particolare nei momenti più critici: la comunicazione della diagnosi, la gestione dei trattamenti, le fasi di fragilità emotiva che possono coinvolgere tanto i pazienti quanto il personale sanitario, spesso chiamato a gestire situazioni di forte impatto umano.

«L’Associazione Bianucci, attiva dal 1986 accanto al Reparto di Oncologia e ai suoi pazienti, auspica che questo progetto, per la sua importanza, possa proseguire anche oltre i tre anni previsti e diventare un punto fermo nel sostegno quotidiano alla persona,» afferma Jessica Bianucci, presidente dell’Associazione, ringraziando tutti i partner e i sostenitori.

«Siamo onorate di prendere parte a questo nobile progetto, ideato dall’Associazione Bianucci, con la quale il nostro Club Zonta da anni collabora attivamente in favore dei pazienti oncologici – afferma Elisa Zanelli, presidente dello Zonta Club Savona -. Crediamo fermamente nella bontà di questa iniziativa, per la quale abbiamo devoluto l’intero incasso della vendita delle nostre colombe pasquali, tenutasi lo scorso 13 aprile nel centro cittadino. La nostra mission non è solo quella di contrastare la violenza di genere e migliorare la condizione femminile, ma anche quella di offrire un contributo al benessere psico-fisico della persona, affinché non venga mai a mancare l’autostima e la fiducia in sé stessa. Siamo certe che questo progetto durerà nel tempo; noi saremo sempre al fianco dell’Associazione Bianucci».

«Come Fondazione investiamo da diversi anni in progetti che promuovono il supporto psicologico verso le varie situazioni di fragilità: siamo partiti dalle scuole, con il bando La Scuola ti ascolta, fino a sostenere presidi di prossimità in quelle zone con una scarsità di servizi di questa natura, valorizzando il fondamentale apporto di professionisti del settore alla lotta al disagio e all’isolamento sociale, in preoccupante crescita – afferma Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari CR Savona -. Questo progetto tocca un ambito ancora più delicato: affrontare una malattia oncologica è una sfida enorme e sapere di poter contare su un sostegno anche dal punto di vista emotivo è di vitale importanza. Siamo certi che questo nuovo servizio farà la differenza nell’affrontare la malattia e contribuirà a migliorare il benessere emotivo dei pazienti».

«Accogliamo con profonda soddisfazione l’avvio di questa progettualità: siamo consapevoli che il percorso di cura non possa limitarsi agli aspetti clinico-terapeutici, ma debba includere ed estendersi anche alla dimensione emotiva e psicologica dei pazienti, delle loro famiglie ma anche – aspetto spesso trascurato – del personale sanitario coinvolto quotidianamente in contesti di elevato carico emotivo.

Un ringraziamento speciale, dunque, a chi ha reso possibile questa iniziativa che mette al centro la persona e il valore dell’ascolto – concludono dalla Direzione di Asl2 -.  Ci auguriamo che questo progetto possa crescere e consolidarsi nel tempo, offrendo un aiuto concreto a chi affronta una malattia difficile».

 

G. D.

Della stessa Categoria