Savona al voto. Liguria Popolare lavora su di una lista civica

“Il nostro obiettivo non sono le logiche di appartenenza politica ma i contenuti e il futuro della città”
Il movimento civico Liguria Popolare in vista delle elezioni comunali per il rinnovo dell’amministrazione della città di Savona ha avviato una serie di contatti per sviluppare una proposta in grado di affrontare in modo concreto le istanze di molti operatori economici e cittadini del capoluogo.
L’iniziativa avviata dalla consigliera comunale Susanna Karunaratne parte dall’esperienza maturata in questi anni, prendendo spunto dalle iniziative portate avanti nell’ambito del consiglio comunale a difesa delle fasce più deboli della popolazione savonese e negli ultimi tempi a tutela delle molte piccole attività commerciali messe in crisi dall’emergenza sanitaria.
<<Dai primi incontri – spiegano Matteo Marcenaro, responsabile provinciale, e Karuranartne – è emersa in modo concreto la volontà di sviluppare una lista autonoma fortemente connotata dal civismo che si rivolga in modo diretto ai cittadini di Savona senza rispondere a preminenti logiche di appartenenza politica.
Anche riguardo alle diverse candidature a sindaco che vengono poste sul campo in questi giorni dalle varie forze politiche, anche appartenenti all’attuale maggioranza, il nostro movimento auspica che si possa abbandonare l’escalation di nomi, ma si sviluppi un serio ragionamento in grado di consolidare quanto di positivo fatto dall’attuale giunta e migliorare gli errori commessi in questi cinque anni.
Su queste basi – proseguono – si proseguirà nei prossimi giorni e mesi il confronto con associazioni e cittadini per arrivare alla definizione di una lista autonoma e civica in cui possano trovare casa tutte le persone che desiderino porre il proprio impegno al servizio della collettività, senza alcun prerequisito di adesione a partito.
In questo progetto Liguria Popolare si porrà come movimento in grado di ascoltare le diverse istanze e fornire gli strumenti al fine di elaborare una proposta programmatica da portare ai tavoli di confronto con le altre forze politiche, ma sempre mantenendo – concludono Marcenaro e Karuranartne – un’autonomia decisionale rispetto a persone e programmi>>.
G. D.