Minoranza di Altare contro il sindaco: “Paese in cui è vietato leggere”

Minoranza di Altare contro il sindaco: “Paese in cui è vietato leggere”
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Dopo la risposta alla prima interrogazione eccone una seconda

Altare letture – Il gruppo di minoranza del comune di Altare ha aperto una questione a colpi di interrogazioni perché secondo i consiglieri Giuseppe Grisolia, Carlo Pansera, Eleonora Caruso, Rita Scotti, l’amministrazione non permette la lettura delle fiabe ai bimbi in alcuni locali.

Il sindaco Roberto Briano si difende spiegando come la normativa, soprattutto regionale, vigente, vieti un evento “in particolare, quale quello della lettura delle favole a dei bambini di circa 5-6 anni all’interno di una sala giochi con annesse slot-machine, dove è vietato l’ingresso ai minori di anni 18”.

La risposta alla prima interrogazione non ha quindi soddisfatto i consiglieri comunale che ne hanno presentato una seconda, tutt’ora in attesa di risposta.

<<Tutto ha avuto inizio a fine 2022, quando un gruppo di mamme altaresi si dava appuntamento nei bar per leggere gratuitamente fiabe ai bambini – spiegano Grisolia, Pansera, Caruso, Scotti -. Per questo motivo l’amministrazione comunale aveva convocato una riunione con i gestori dei locali in cui venivano somministrati cibi e bevande, per spiegare loro che attività di questo genere non potevano svolgersi, facendo riferimento alla legge regionale 1/2007. Durante la riunione era emerso che, oltre a leggere, non si poteva dipingere, presentare libri, ecc.… poiché considerate tutte attività accessorie.

Vista l’anomalia è arrivata nel nostro piccolo paesino anche la TV nazionale con il programma Mattino Cinque.

Come opposizione consiliare, abbiamo presentato un’interrogazione per comprendere se e perché ad Altare vengano imposte restrizioni di questo genere.

Ci è stato risposto, in maniera poco chiara, che ad Altare le leggi si rispettano (vedi risposta del sindaco di Altare), menzionando un articolo della suddetta legge regionale, assolutamente non pertinente con quanto richiesto.

Per questo motivo – concludono -, abbiamo presentato una nuova interrogazione, chiedendo risposte chiare ed esaustive circa la questione>>.

Non manca la stoccata finale dei consiglieri “Questa improvvisa (ed improvvisata) burocrazia ci sembra creata ad arte, più per scopi di antagonismo politico ed idrologico, che di buon ordine e legalità”.

Alla prossima…

 

G. D.