Covid, scuola, pediatria. 30 decessi su 120mila, ma crescita disturbi psichiatrici
Cisl Scuola “Due modi diversi e convergenti di prendersi cura dell’età evolutiva. Conversazione col prof. Villani”
Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, ha incontrato il prof. Alberto Villani, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione di Pediatria Generale presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, nonché Presidente della Società Italiana di Pediatria.
Tanti spunti di grande interesse durante la conversazione, diffusa in diretta streaming, sulle implicazioni che l’emergenza pandemica ha avuto per il mondo della scuola
Una conversazione condotta da due punti di vista diversi, ma convergenti, come ha voluto sottolineare il prof. Villani ricordando come scuola e pediatria esprimano in fondo due modi diversi di prendersi cura dell’età evolutiva.
Per gli alunni, la privazione della scuola ha rappresentato uno degli effetti collaterali più devastanti, toccata per fortuna in modo del tutto marginale da esiti letali (meno di 30 decessi su oltre 120.000, 0,025% e quasi tutti associati a fragilità pregresse). Molto contenuti i casi per i quali si è dovuto ricorrere a cure intensive, e tutti positivamente risolti).
A fronte di questi dati, vi è quello di un incremento vertiginoso delle patologie di natura neuro psichiatrica, a partire dai disturbi del comportamento alimentare.
Nel solo Istituto del Bambino Gesù di Roma sono cresciuti di otto/nove volte rispetto al consueto, fino ad arrivare ai tentativi di suicidio.
Una ricerca condotta a livello nazionale evidenzia come l’incremento di incidenza di tali patologie sia stimabile tra il 400% e il 2000%.
Presentando i dati di una ricerca condotta su due istituti di Roma, il dott. Villani ha sottolineato come questi confermino l’alto grado di sicurezza degli ambienti scolastici, del resto facilmente presumibile considerato che si tratta di un luogo sotto costante controllo del rispetto delle regole di comportamento.
La stessa ricerca ha dimostrato come la stragrande maggioranza dei contagi avvenga in ambiente extra scolastico, a partire dal contesto domestico. Più tempo a scuola, è la tesi sostenuta, avrebbe consentito di prevenire meglio i rischi di contagio, oltre a garantire in molti casi opportunità che in ambito domestico non sono sempre soddisfatte (pasti caldi, disponibilità di spazi e di strumenti).
La scuola è insomma il luogo più sicuro che si possa auspicare per i bambini
La necessità di un deciso incremento del volume di investimenti sulla scuola è uno dei punti che la Società Italiana di Pediatria indica in una lettera consegnata al Presidente del Consiglio Mario Draghi subito dopo il suo insediamento a palazzo Chigi.
L’emergenza pandemica evidenzia la necessità di ampliare tempi e spazi della scuola, a vantaggio soprattutto delle aree di maggior fragilità sociale, dando risposte alle crescenti situazioni di solitudine legate a un trend demografico in cui aumentano i figli unici.
Le emergenze sociali (fumo, alcool, droghe, ludopatie, dipendenze varie) vanno considerate.
Infine, l’incontro lancia un appello: non lasciar cadere l’opportunità di mettere in pratica, col Piano Scuola Estate, l’idea di un patto educativo tra tutte le parti di società che in questo senso intendono impegnarsi e mettersi insieme.
G. D.