Botti Capodanno: Wwf chiede il divieto ai comuni. Urbe, Stella, Sassello tutto libero

Botti Capodanno: Wwf chiede il divieto ai comuni. Urbe, Stella, Sassello tutto libero
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Dai Comuni: inutili le ordinanze se poi non si possono far rispettare

Botti Capodanno – Il Wwf Savona ha richiesto alle amministrazioni comunali della provincia specifiche ordinanze che vietino l’utilizzo di ordigni pirotecnici, i classici botti.

<<Non utilizzare i botti – spiega Marco Piombo, coordinatore Guardie Giurate Wwf Savona – sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori delle emergenze, che il primo dell’anno devono intervenire per interventi di soccorso di persone, animali o di danni provocati dai fuochi all’ambiente.

  • ogni anno è sempre diffusa la consuetudine di festeggiare la notte di Capodanno ed altre festività con il lancio di petardi, botti e artifici pirotecnici di vario genere;
  • ogni anno, a livello nazionale, si verificano infortuni anche di grave entità alle persone a causa dell’utilizzo di simili prodotti;
  • in conseguenza a tali pratiche si possono altresì verificare danni materiali al patrimonio pubblico e privato, come pure all’ambiente naturale dovuti oltre che per l’inquinamento acustico anche per l’aumento di polveri sottili nell’aria;
  • conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico degli animali da affezione, di allevamento e selvatici in quanto il fragore degli artifizi pirotecnici ad effetto scoppiante oltre ad ingenerare spavento negli animali, li porta a perdere il senso dell’orientamento aumentando il rischio di smarrimento degli stessi fino al punto di indurli alla fuga dall’abituale luogo di dimora, con conseguente rischio per la loro stessa incolumità e più in generale per la sicurezza stradale;
  • ogni anno, assistiamo ad un fenomeno, assai trascurato che è quello di diversi casi di incendi di vegetazione (boschivi) sia in ambito urbano che rurale, causati dall’utilizzo di “ordigni pirotecnici”.

È da evitare assolutamente – conclude Piombo – l’utilizzo di tutti questi ordigni in presenza di vegetazione, soprattutto in prati e nei boschi>>.

Come per ogni ordinanza, non basta una firma e l’affissione per portarla a conoscenza dei cittadini, ma occorre anche farla rispettare. Questo è il punto su cui hanno battuto i sindaci che abbiamo sentito stamane.

<<Nessuna ordinanza per un motivo logico – afferma il sindaco di Stella Andrea Castellini -: chi la fa rispettare? Le forze dell’ordine son quelle che sono e fare ordinanze tanto per far vedere che “si fa” non è la nostra filosofia>>.

Sulla stessa linea il sindaco di Urbe Fabrizio Antocci: <<No, solitamente non è il caso, e comunque sono contrario a emettere ordinanze quando poi non è possibile effettuare controlli>>.

Il sindaco di Sassello Marco Dabove conta sulla responsabilità dei cittadini, sia per la sicurezza sia per la salute degli animali: <<Non ho fatto nessuna ordinanza perché voglio lasciare la libertà di scegliere se fare i botti oppure no. Confido nella responsabilità delle persone di un utilizzo consono e di preservare sia la sicurezza delle persone che degli animali domestici>>.

La richiesta del Wwf, così come lo scorso sarà accolta da diversi comuni più grandi che hanno la possibilità di far rispettare il divieto, mentre altri addirittura saluteranno loro stessi l’arrivo del 2024 con lanci spettacolari.

Quel che conta è sempre il buon senso del singolo, non si può “vivere” di ordinanze.

 

G. D.