Savona liriche, Opera Giocosa trasforma il Priamar in uno scrigno di magie

Savona liriche, Opera Giocosa trasforma il Priamar in uno scrigno di magie
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Contaminazioni liriche 20.22: una “terza” ricca di sorprese

Savona – Eclettica, poliedrica e affascinante, questa è la terza edizione di Contaminazioni Liriche 20.22, il Festival creato dal Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e che accompagnerà l’estate (e non solo) della città della Torretta dal 26 giugno al 31 luglio.

Ci sarà un’anteprima al Santuario di Nostra Signora di Misericordia, poi sarà la Fortezza del Priamar il palcoscenico privilegiato della rassegna musicale. Tutt’altro che consueto e quindi sempre in linea con la propria vocazione della commistione di generi e linguaggi musicali, il programma proposto.

A partire dalla già citata anteprima all’interno del Santuario di Nostra Signora di Misericordia. Lo “Stabat Mater” di Pergolesi rappresenterà domenica 26 giugno (ore 21) il primo passo di un cammino che andrà ad arricchirsi progressivamente di suggestioni e contenuti nuovi.  Le soliste Adriana Iozzia e Carlotta Vichi insieme al Voxonus Ensemble – l’orchestra a organico variabile dell’Orchestra Sinfonica di Savona e costituita da musicisti specializzati nell’esecuzione con strumenti originali del Settecento – diretto da Giovanni Di Stefano avranno il compito di fare da ambasciatori di un mondo come quello artistico che mai come nel periodo in cui è nato il Festival (in piena emergenza pandemica e dopo una chiusura totale) ha rappresentato un segnale di invincibile speranza.

Il primo appuntamento sulla roccaforte cittadina venerdì 1° luglio (ore 21.30, orario comune a tutte le rappresentazioni sulla fortezza cittadina) sarà un salto nella modernità del jazz grazie al Tributo a Maynard Ferguson incarnato dalla tromba di Andrea Tofanelli e dalla ricchezza espressiva della Tigullio Big Band Jazz Orchestra.

Due giorni più tardi, domenica 3 luglio, raccoglierà il testimone della rassegna il Quartetto Altemps.  I violini di Stefano Barneschi e Fabio Ravasi, la viola Ernest Braucher e il violoncello di Marco Testori costituiranno il racconto in musica dell’epoca schubertiana. Fuori dai percorsi battuti dal repertorio operistico sono le due proposte liriche del programma.

Con un occhio alla modernità e uno alla tradizione si pongono sabato 9 luglio – con anteprima venerdì 8 – The Bear (l’orso) di William Walton, un’opera in musica tratta da Čechov andata in scena in prima assoluta al festival di Aldeburgh nel 3 giugno 1967 e che rappresenta un vero e proprio omaggio al Novecento.

L’altro grande omaggio alla lirica sarà La tragédie de Carmen, una particolare chiave di lettura dell’omonima opera di George Bizet di cui Peter Brook diede prova, nel novembre 1981, con un arrangiamento e il ridimensionamento dell’imponente partitura in un atto unico per orchestra da camera di 15 elementi, e che, con la regia di Serena Sinigaglia, verrà proposta al pubblico savonese sabato 16 luglio (con anteprima venerdì 15).

In mezzo alle due pagine prettamente dedicate alla musica lirica si terrà domenica 10 luglio uno degli spettacoli di maggior impatto anche visivo e novità, ovvero Empty Time, il teatro-danza proposto da LINEAdARIA Vertical Contemporary Dance, un raro esempio di danza verticale con musica dal vivo che stregherà il pubblico.

A chiudere la pagina estiva delle Contaminazioni Liriche 20.22 sarà infine domenica 31 luglio nuovamente un tuffo nel genere musicale che è commistione per eccellenza, ovvero il jazz. Con la vocalist Clarissa Vichi e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo ci si potrà perdere nelle atmosfere di Jazz sinfonico e dintorni, l’ennesima prova di quanto l’Opera Giocosa sappia offrire al proprio pubblico il patrimonio musicale internazionale.