Occupazione Liguria. Il terziario vola con 5mila a tempo indeterminato, firmato accordo aziende in aree di crisi industriale

Occupazione Liguria. Il terziario vola con 5mila a tempo indeterminato, firmato accordo aziende in aree di crisi industriale
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Turismo e commercio confermano la vocazione ligure

Nel 2019, in tutta la Liguria, 16.273 lavoratori a tempo determinato hanno visto il loro contratto trasformato in tempo indeterminato. Nel 2018 le trasformazioni erano state 11.061: l’incremento (47,1%) è dunque considerevole. Diminuiscono anche i rapporti di lavoro a tempo indeterminato cessati (5.202 in meno, il 13,2%).

Sono i dati più importanti che si desumono dalle prime analisi delle Co, le comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione dei rapporti di lavoro nel 2019, raccolte ed elaborate dall’Osservatorio sul mercato del lavoro di Alfa (l’Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento).

<<Al netto degli incentivi e dei disincentivi che in questo periodo spingono le aziende alle trasformazioni da determinato a indeterminato – commenta l’assessore al lavoro Gianni Berrino – questi numeri mostrano una buona tendenza al consolidamento di risorse già acquisite e formate. Sono dunque rapporti di lavoro che hanno già superato le fasi più critiche: se le aziende di appartenenza li “sposano” vuol dire che le condizioni di mercato consentono di farlo ed è dunque un segno di ripresa e una buona notizia per tutti i lavoratori della nostra regione, anche per quelli più deboli, ancora da formare o avviare>>.

Tra gli avviati di tutte le tipologie contrattuali, la maggior parte (80,1%) sono nel settore terziario, all’interno del quale spicca il comparto del turismo (27,7%) seguito da quello del commercio (13,4%). L’industria assorbe il 15,8% degli avviati complessivi, la maggior parte (il 35,5%) nel comparto delle costruzioni. Gli avviati sono al 48,4% a tempo determinato, 20,4% lavoro flessibile, 18,7% tempo indeterminato, apprendistato 6,0%, tirocinio 5,1%, altre 1,5%.

Aree di crisi industriale

Nel frattempo ieri pomeriggio l’assessore Berrino, con sindacati, enti locali e associazioni datoriali, ha firmato l’accordo quadro per la proroga della concessione della mobilità in deroga nell’anno 2020 in favore dei lavoratori che operavano in una delle imprese ubicate nell’area di crisi industriale complessa del savonese.

Più precisamente, l’accordo quadro è finalizzato alla proroga del trattamento di mobilità in deroga della durata massima di 12 mesi, senza soluzione di continuità rispetto al precedente trattamento di mobilità in deroga, in favore delle centinaia di lavoratori che operavano in una delle imprese ubicata nell’area di crisi industriale complessa del Sistema Locale del Lavoro di Cairo Montenotte e dei comuni di Vado Ligure, Quiliano e Villanova d’Albenga.

La copertura finanziaria di circa 20 milioni di euro è data dai fondi governativi destinati ai 21 comuni individuati dal ministero dello Sviluppo economico come aree di crisi industriale complessa: savonese e Val Bormida.

<<Sono soddisfatto per aver raggiunto un accordo in tempi rapidi – afferma Berrino – e perché, come avviene dal 2017, la mobilità in deroga servirà a dare una boccata di ossigeno ai lavoratori interessati dalla crisi industriale dei grandi gruppi del savonese>>.

 

G. D.